Confermata l’infezione da virus West Nile su un paziente di 54 anni che, alcuni giorni fa, è stato ricoverato all’ospedale Cervello di Palermo. A dare la certezza è stato il risultato del test per la ricerca del genoma del virus nel sangue e nel liquor eseguito al Policlinico, al Centro di riferimento regionale per la […]
Palermo, un uomo ricoverato in ospedale per la febbre del Nilo
Confermata l’infezione da virus West Nile su un paziente di 54 anni che, alcuni giorni fa, è stato ricoverato all’ospedale Cervello di Palermo. A dare la certezza è stato il risultato del test per la ricerca del genoma del virus nel sangue e nel liquor eseguito al Policlinico, al Centro di riferimento regionale per la sorveglianza delle arbovirosi in Sicilia, di cui è responsabile Simona De Grazia, e che ha sede all’Uoc di Microbiologia e virologia diretta da Giovanni Gammanco.
Il paziente, già sofferente di una patologia di base che lo ha messo in condizioni di fragilità nel contrastare l’infezione, ha sviluppato una forma neuro-invasiva di febbre West-Nile. Il Centro di riferimento regionale per la sorveglianza delle arbovirosi in Sicilia dell’Azienda ospedaliera universitaria esegue i test di laboratorio per la conferma di tutti i casi sospetti di infezioni trasmesse da artropodi, zanzare, flebotomi, zecche, che si presentino nella regione, all’interno di una rete nazionale coordinata dall’Istituto superiore di sanità. Fra le infezioni sottoposte a questa rete di sorveglianza rientrano, oltre alle febbri da virus West-Nile, i virus Zika, Dengue e Chikungunia, e altre arbovirosi autoctone o di importazione. Già nella scorsa stagione estivo-autunnale il Centro del Policlinico ha diagnosticato cinque casi umani di febbre del Nilo, quasi tutti in soggetti provenienti dalla provincia di Trapani, di cui uno letale.