Dieci giorni fa le categorie rimaste senza soldi - teatri, associazioni, fondazioni culturali, operai della forestale, arpa, portatori di handicap e via continuando -erano un'emergenza. Oggi, visto che nessuno di questi e' sceso in piazza per fare 'bordello' la politica li ha rimossi. Nobile la motivazione: se non si lamentano possono pure morire in pace. . .
Ars: la manovra bis per i 30 mila rimasti senza soldi? Non c’è più. Al suo posto, il mutuo ‘ascaro’ da un miliardo e la sanatoria edilizia…
DIECI GIORNI FA LE CATEGORIE RIMASTE SENZA SOLDI – TEATRI, ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI CULTURALI, OPERAI DELLA FORESTALE, ARPA, PORTATORI DI HANDICAP E VIA CONTINUANDO -ERANO UN’EMERGENZA. OGGI, VISTO CHE NESSUNO DI QUESTI E’ SCESO IN PIAZZA PER FARE ‘BORDELLO’ LA POLITICA LI HA RIMOSSI. NOBILE LA MOTIVAZIONE: SE NON SI LAMENTANO POSSONO PURE MORIRE IN PACE…
Di fatto, mentre la Sicilia è in emergenza, un’altra settimana è volata via senza che la politica abbia dato qualche risposta ai tanti problemi del momento. Nulla di nulla. Solo promesse, chiacchiere e polemiche. Il vuoto-niente trionfa. Con un Governo regionale che ormai pensa che i tanti siciliani rimasti senza risorse si abituino alla nuova povertà senza fare tante storie.
La manovra bis annunciata in pompa magna meno di una settimana fa dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, e dall’assessore all’Economia, Luca Bianchi, è scomparsa dall’agenda della politica siciliana. I giornali che l’hanno descritto per filo e per segno intervistando presidente e assessore, l’hanno già rimossa. La Sicilia è con le pezze al culo e tale resterà: questo, alla fine, il responso della seduta di Sala d’Ercole di ieri.
Insomma, la prossima settimana l’Aula è pronta a parlare di Province, di finte città metropolitane, di finti “Liberi consorzi di Comuni”. Anche di un mutuo da un miliardo di euro per pagare, per lo più, i grandi gruppi economici del Nord Italia. Ma per i Teatri, per le associazioni e le Fondazioni culturali, per l’Arpa, per i 25 mila operai della Forestale, per i Parchi e le Riserve naturali della nostra Isola, per i portatori di handicap, per i malati, per gli anziani, insomma per i circa trenta mila siciliani (e tra questi anche dipendenti pubblici) che sono rimasti senza soldi ormai non si può fare nulla. Cazzi loro.
Il Governo del nulla di Rosario Crocetta ha atteso dieci giorni promettendo un’imminente manovra bis in forza di un Decreto legislativo romano. Dieci giorni per verificare con ‘soddisfazione’ che tutti questi siciliani lasciati in mezzo alla strada resteranno in casa e non romperanno le scatole con manifestazioni di piazza. Appurato che hanno già fatto l’abitudine alla totale indigenza, il presidente e l’assessore sono passati ad altri argomenti.
Le due vere ‘emergenze’ di questo Governo sono oggi il mutuo ‘ascaro’ da un miliardo di euro che il ministero dell’Economia non ha chiesto – contrariamente a quanto scrive qualcuno – ma che serve a impoverire ulteriormente la Sicilia. Perché se il Governo ha lasciato con il culo a terra circa trenta mila persone che, grazie a Dio, hanno accettato di fare la fame in silenzio, ce ne sono ancora tanti altri da depredare.
La Sicilia, oltre ad avere le pezze al culo, oltre ad essere una delle Regioni più inquinate d’Italia (Gela, sotto questo profilo, è il simbolo dello sfascio totale: mare e aria inquinata, malattie, povertà, una robusta criminalità organizzata che produce un’ ‘ottima’ politica, un’urbanistica da Inferno di Dante), ha ancora tanti spazi da distruggere (la sanatoria edilizia) e tante tasche da svuotare (il mutuo da un miliardo che verrà pagato da imprese e famiglie siciliane con un aumento delle tasse).
Insomma, ci fanno sapere Crocetta e Bianchi, in Sicilia non è ancora mezzanotte. C’è spazio per altro buio. C’è ancora disponibilità per un bel mutuo da un miliardo di euro. C’è la possibilità per una bella sanatoria edilizia nelle aree vincolate per svuotare ancora di più le tasche dei siciliani che verranno chiamati a monetizzare le abitazioni abusive costruite nelle zone archeologiche o nelle aree naturali protette.
C’è ancora tanta merda da spalare in Sicilia: non per toglierla, ma per ‘spalmarla’ sul territorio, tassarla e conviverci.
L’importante, però – e questa è la condizione per poter lavorare tranquilli la prossima settimana – è che i circa trenta mila siciliani rimasti senza soldi non organizzino manifestazioni e proteste. Ragazzi, per favore, la prossima settimana non disturbare il presidente Crocetta e l’assessore Bianchi.
Ci riferiamo ai forestali rimasti senza soldi: restatevene a casa a godervi il taglio di oltre 200 milioni di euro che Governo, Ars e sindacati vi hanno regalato. Anche i gestori dei Parchi e delle Riserve naturali restino tranquilli: anche voi, fate di necessità virtù. Idem per l’Arpa: basta con questi controlli sul territorio: prendete esempio dal dirigente generale dell’assessorato al Territorio e Ambiente, il letterato e antropologo dottor Gaetano Gullo, che in questi giorni ha scritto un bellissimo testo sulla sanatoria edilizia nelle aree vincolate che, tra qualche mese, verrà rappresentato al Teatro Biondo Stabile di Palermo…
Anche a voi, dipendenti dei Teatri siciliani – Teatro Massimo di Palermo, Teatro Bellini di Catania, Teatri di Messina e via continuando – diciamo: tranquilli, non vi agitate, lasciate lavorare i manovratori. Come hanno sempre fatto e, soprattutto, come hanno fatto con l’ultima legge Finanziaria, lavorano per voi…