Continua la saga sull' elezione del nuovo Rettore. L'ex Preside dei Scienze ha presentato ieri il ricorso al Tar di Palermo, chiedendo di essere ammesso alla competizione con riserva. Oggi dovrebbe arrivare il responso. Inoltre ha reso note le linee guida del suo programma con una lettera nella quale attacca: "Pioletti ha sbagliato a dare lindicazione di far confluire i suoi voti sul preside Recca"
Pucci presenta il ricorso al Tar. Non è ancora finita
La storia infinita. Quest’ultima settimana che precede il secondo turno di voto per l’elezione del nuovo Rettore sembra non avere termine. Se ieri i giochi sembravano conclusi, con la ‘non azione’ del Senato Accademico inerente alla decisione del Comitato Elettorale di invalidare le candidature e le rinunce di lunedì scorso, smentendo la precedente decisione del decano prof. Nicosia, oggi tutto cambia: il prof. Pucci, confermando le voci che giravano da un paio di giorni e non ancora concretizzatesi, ha presentato oggi un ricorso al Tar di Palermo: l’ex Preside di Scienze MM.FF.NN. chiede con questo atto di essere ammesso con riserva alla votazione di lunedì prossimo. La decisione del Tribunale amministrativo è attesa per domani.
In attesa del responso, il prof. Pucci ha intanto presentato il suo programma, nel quale spiega che da tempo pensava di candidarsi per la carica di Rettore, “ma la presentazione della candidatura dei presidi Barbagallo, Pioletti e Recca copriva quasi tutte le aree culturali del nostro Ateneo, per cui ero stato indotto a riconsiderare una mia eventuale candidatura. L’esito, però, della prima votazione –scrive il neo candidato – mi ha fatto pensare che già dalla seconda votazione potesse venir meno, nella competizione elettorale, la rappresentanza di importanti aree alternative a quella del preside Recca”.
Da qui la decisione di scendere in campo, sottolineata dalla necessità di tenere ben distinta l’università e la politica e rafforzata dal convincimento che “il preside Pioletti abbia sbagliato a dare l’indicazione di far confluire i suoi voti sul preside Recca”.
Insomma, i colpi di scena non sono ancora finiti. Anzi proprio domani potrebbe essercene un altro che costringerebbe alla ristampa delle schede in tempi record.