Una grande protagonista della borghesia progressista italiana animata da grandi ideali
“Sì, mi sono emozionato leggendo l’intervista a Luciana Castellina”
UNA GRANDE PROTAGONISTA DELLA BORGHESIA PROGRESSISTA ITALIANA ANIMATA DA GRANDI IDEALI
di Pietro Ancona
Non compro da tempo Repubblica tranne qualche domenica proprio per leggere qualcosa della cronaca siciliana. Purtroppo non c’è un giornale da comprare ed anche il Corriere della Sera è culturalmente mediocre quanto e forse più di repubblica. Il Manifesto non lo compro da un pezzo perchè non capisco dove vadano a parere.
Oggi ho comprato Repubblica e vi ho trovato dentro oltre la trombonata di Scalfari che fa una lenzuolata ogni domenica una bellissima intervista a Luciana Castellina, una intervista ben fatta nel senso che ha permesso alla intervistata un racconto significativo della sua vita e delle sue idee.
Mi sono emozionato a leggerla perché la Castellina fa parte di quel pezzo di borghesia progressista italiana animata da grandi ideali civili che scelse di diventare comunista e che militò davvero nel senso che partecipò al grande dibattito durato fin quasi allo scioglimento della Bolognina.
Ho provato grande gioia quando ho letto la frase finale della Castellina: “Sì, malgrado tutto resto la solita inossidabile comunistaccia. Che continua a viaggiare indignarsi e scrivere”.
Un movimento che ha avuto persone come Luciana, come Magri, come tantissimi altri non poteva che essere grande e profondamente positivo nella storia d’Italia. Peccato che sia stato ucciso da un gruppo dirigente che fallita l’esperienza del socialismo nell’est europeo ha pensato che l’unico modo per la saa oligarchia per accedere al governo nell’occidente europeo era diventare di destra, molto di destra, più di destra della stessa destra…