Lager 2/ A Santa Caterina immigrati minorenni tra blatte e sudiciume

Le immagini diffuse ieri sera dal Tg2 sul centro accoglienza di Lampedusa, dove si vedono uomini nudi  sottoposti a trattamenti anti scabbia  davanti a tutti e all’addiaccio (ve lo abbiamo raccontato qui), stanno facendo il giro del web. Suscita indignazione  il trattamento riservato a questi esseri umani già segnati da profonde tragedie ai quali non viene riconosciuto il diritto al pudore e alla privacy. Non a caso, il Sindaco, Giusi Nicolini, ha parlato di ‘lager’. Anche se, a volerla dire tutta, la dichiarazione ad effetto del primo cittadino della più grande delle Pelagie, che secondo rumors si accingerebbe a candidarsi alle elezioni europee,  lascia un po’ perplessi: possibile che non sapesse come vanno le cose lì dentro? Dove vive?

In ogni caso, purtroppo, non è l’unico esempio di trattamenti ‘discutibili’ a cui vengono sottoposti gli immigrati. E di domenica la notizia di un suicidio al C.A.R.A. di Mineo (dove qualche mese fa c’è stata una mezza rivolta). Un ragazzo, di cui non si conosce neanche il nome, non c’è l’ha fatta più  e si è tolto la vita. Parliamo di un centro dove le persone restano rinchiuse  anche un anno in attesa delle procedure che gli consentano di cominciare una nuova vita in Europa.

Ed è di un paio di giorni fa la notizia diffusa da notizie.radiocl1.it di un altro scandalo che ha travolto il centro di accoglienza  per immigrati minorenni di Santa Caterina Villarmosa, comune in provincia di Caltanissetta. Qui sono stati i Nas, nel corso di una ispezione ordinata dalla Procura dei minori,  a scoprire il fattaccio: i ragazzi erano costretti a vivere in stanze invase da blatte e da ogni tipo di sudiciume.  I giornali locali hanno parlato di ‘casa dell’orrore’  descrivendo le condizioni pessime dei locali: materassi sporchi e privi di lenzuola, bagni inagibili per qualsiasi essere umano, ed una fauna rivoltante lasciata pascolare tra letti e pavimenti.

Il Tribunale dei minori ha ordinato il trasferimento immediato dei ragazzi, la maggior parte dei quali sono superstiti del terribile naufragio dello scorso ottobre, quando davanti alle spiagge di Lampedusa, morirono più di 400 persone. Il centro di accoglienza per minorenni richiedenti asilo ha sede nel palazzo dell’Educandato Castelnuovo di via Roma, un ex orfanotrofio.

Di chi è la responsabilità di tutta questa storia? Come al solito al momento regna una gran confusione e si gioca a scaricabarile: “Non è possibile che all’improvviso scoppi lo scandalo e che non si sappia di chi è la responsabilità- dice a LinkSicilia  Salvatore Andolina, consigliere comunale eletto in una Lista civica- la cooperativa a cui è affidata la gestione del centro se ne lava le mani, il Comune fa lo stesso. Allora di chi è la colpa? Presenterò una interrogazione per tentare di fare luce sul caso. E non è l’unico aspetto su cui i cittadini attendono risposte. Ricordiamo che il nostro Comune ha già pagato due rate da 157mila euro al centro, nonostante le condizioni disastrate delle nostre casse che pagano i cittadini con Tares, Imu e Irpef al massimo. Come vengono spesi quei soldi? Chi seleziona il personale che lavora lì dentro?”.

A quanto pare, coordinatore della struttura è proprio il vice Sindaco di Santa Caterina, Salvatore Ferro, che è anche assessore alla Sanità. Ma le responsabilità sembra vadano ricercate anche più in alto, se è vero, come sostiene l’Associazione Nuova Civiltà, che ha fornito il personale al centro, che lo Stato italiano ha sospeso il pagamento delle rette di mantenimento dei minori immigrati nell’aprile del 2012. Cosa che non giustifica le condizioni del centro, ma che conferma l’atteggiamento ipocrita e colpevole di chi è pronto a sfilare dinnanzi alle telecamere quando si verificano le tragedie e poi, una volta rientrato nella Capitale, se ne lava le mani.

Replicando ad un articolo di notizie.radio Cl1, l’associazione  ha, infatti precisato quanto segue: “L’Educandato è un’Ipab e in quanto tale, per assumere personale, dovrebbe bandire un concorso pubblico. Non potendo portare avanti tale procedura per mancanza di risorse economiche, l’Educandato nel 2008, per far fronte all’emergenza immigrati, ha cortesemente richiesto a Nuova Civiltà di fornire temporaneamente il personale educativo da impiegare presso le proprie comunità, ma è necessario precisare che tale personale è stato selezionato direttamente dall’Educandato Castelnuovo che si è da sempre occupato della gestione di tutti gli operatori, della pulizia della struttura, dell’acquisto dei generi alimentari ovvero di tutta l’organizzazione logistica delle due comunità in qualsivoglia aspetto.

La nostra Associazione, già nell’ottobre 2012, aveva comunque richiesto, con debita raccomandata, all’Educandato Castelnuovo la rescissione della convenzione esistente tra i due enti, pregando l’Educandato di reperire un’altra organizzazione che potesse farsi carico del personale dell’Ipab. Per molti mesi l’Educandato, nella persona del suo presidente don Antonio La Paglia, ha pregato il presidente di Nuova Civiltà Don Giuseppe Anzalone di procrastinare tale passaggio, adducendo motivazioni connesse alle difficoltà di reperire un’altra organizzazione. Per non interrompere il servizio rivolto ai minori, Nuova Civiltà ha pertanto atteso per un anno, sino a troncare ogni rapporto con l’Educandato nell’ottobre del 2013, con l’avvio della procedura di licenziamento collettivo del personale. In tutto questo periodo, in ogni caso, Nuova Civiltà non ha mai ricevuto alcuna segnalazione di disservizio da parte dell’Educandato rispetto all’operato del personale che, lo ripetiamo, era in ogni caso gestito dallo stesso educandato e non dalla nostra associazione.

L’ispezione dei Nas e della Procura per i minori ha fatto precipitare la situazione, ma è bene precisare che Nuova Civiltà non ha decretato la chiusura dell’Educandato (non essendo la cosa in suo potere), ma è stato il consiglio di amministrazione dell’Ipab a decidere la chiusura della struttura.

Un’ ulteriore precisazione va poi fatta in merito ai ritardi nei pagamenti degli utenti: gli organi statali preposti hanno sospeso il pagamento delle rette di mantenimento dei minori immigrati nell’aprile del 2012! Lo Stato Italiano, giustamente pignolo nell’effettuare i controlli con i suoi organi preposti, dovrebbe applicare lo stesso rigore verso se stesso, perché è difficile immaginare come una struttura possa andare avanti senza ricevere fondi per 20 mesi consecutivi (senza contare il livello di demotivazione raggiunto dal personale non pagato per quasi due anni)!

Tale stato di cose non giustifica assolutamente le precarie condizioni igieniche che, in base alle Sue fonti, i Nas avrebbero trovato presso l’Educandato, ma l’atteggiamento della nostra Nazione è a dir poco ipocrita e le lacrime nei confronti dei 300 immigrati morti sono vere e proprie “lacrime di coccodrillo”, visto che sono le Istituzioni ad aver abbandonato il mondo del sociale a se stesso”.

Insomma un bel pasticcio. Consumato sulle spalle di giovanissimi immigrati trattati come bestie.

Scandalo a Lampedusa: il centro accoglienza come un lager

 

 

 

 

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Le immagini diffuse ieri sera dal tg2 sul centro accoglienza di lampedusa, dove si vedono uomini nudi  sottoposti a trattamenti anti scabbia  davanti a tutti e all'addiaccio (ve lo abbiamo raccontato qui), stanno facendo il giro del web. Suscita indignazione  il trattamento riservato a questi esseri umani già segnati da profonde tragedie ai quali non viene riconosciuto il diritto al pudore e alla privacy. Non a caso, il sindaco, giusi nicolini, ha parlato di 'lager'. Anche se, a volerla dire tutta, la dichiarazione ad effetto del primo cittadino della più grande delle pelagie, che secondo rumors si accingerebbe a candidarsi alle elezioni europee,  lascia un po' perplessi: possibile che non sapesse come vanno le cose lì dentro? dove vive?

Le immagini diffuse ieri sera dal tg2 sul centro accoglienza di lampedusa, dove si vedono uomini nudi  sottoposti a trattamenti anti scabbia  davanti a tutti e all'addiaccio (ve lo abbiamo raccontato qui), stanno facendo il giro del web. Suscita indignazione  il trattamento riservato a questi esseri umani già segnati da profonde tragedie ai quali non viene riconosciuto il diritto al pudore e alla privacy. Non a caso, il sindaco, giusi nicolini, ha parlato di 'lager'. Anche se, a volerla dire tutta, la dichiarazione ad effetto del primo cittadino della più grande delle pelagie, che secondo rumors si accingerebbe a candidarsi alle elezioni europee,  lascia un po' perplessi: possibile che non sapesse come vanno le cose lì dentro? dove vive?

Le immagini diffuse ieri sera dal tg2 sul centro accoglienza di lampedusa, dove si vedono uomini nudi  sottoposti a trattamenti anti scabbia  davanti a tutti e all'addiaccio (ve lo abbiamo raccontato qui), stanno facendo il giro del web. Suscita indignazione  il trattamento riservato a questi esseri umani già segnati da profonde tragedie ai quali non viene riconosciuto il diritto al pudore e alla privacy. Non a caso, il sindaco, giusi nicolini, ha parlato di 'lager'. Anche se, a volerla dire tutta, la dichiarazione ad effetto del primo cittadino della più grande delle pelagie, che secondo rumors si accingerebbe a candidarsi alle elezioni europee,  lascia un po' perplessi: possibile che non sapesse come vanno le cose lì dentro? dove vive?

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]