EDITORIALE/ Ma in Italia la gente ha capito che i Forconi hanno ragione!

E L’HANNO COMPRESO ANCHE I SICILIANI. AI QUALI IL GOVERNO CROCETTA SI APPRESTA A DARE LA MAZZATA DEFINITIVA: PER SALVARE I 350 MILA VOTI CLIENTELARI DEI PRECARI L’ESECUTIVO REGIONALE SI APPRESTA A PENALIZZARE SANITA’ PUBBLICA, COMUNI, PROVINCE. IN UNA PAROLA, A MASSACRARE PICCOLI IMPRENDITORI, FAMIGLIE A REDDITO FISSO E DISOCCUPATI. POVERA SICILIA! LA SCENEGGIATA DI CGIL, CISL E UIL CHE ADESSO SCIOPERANO CONTRO I GOVERNI CHE FIANCHEGGIANO!

Da ieri sera, sulla rete, circola un sondaggio nel quale si dice che la gente, in Italia, nell’80 per cento dei casi capisce e giudica positivamente l’azione dei Forconi. E questo nonostante la ‘macchina del fango’ messa in atto dai tedeschi – che come negli anni ’30 del secolo passato sono i nuovi padroni dell’Europa e dell’Italia – per screditare il Movimento popolare e per tenere in piedi di Governo Letta-Alfano-Bilderberg.
Con molta probabilità, la rivolta popolare ancora in corso non riuscirà, almeno n questa fase, ad assestare il colpo mortale ai leccaculo italici della Germania. Ma ormai il dado è tratto. Piaccia o no alla Germania, all’Union europea, alla Bce, ai servi sciocchi dell’euro, a Letta e al PD, la gente, in Italia, si è svegliata.
Sempre su facebook circola una fotografia con una scritta a caratteri cubitali: “Non siamo Forconi, ci siamo solo rotti i coglioni”. Concetto che hanno capito subito anche i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil che, di corsa, hanno indetto uno sciopero non si capisce bene contro di chi. O meglio: uno sciopero farsa contro i Governi nazionale e regionale siciliano che, sottobanco, fiancheggiano.
Ancora oggi, i dirigenti nazionali e regionali di Cgil, Cil e Uil pensano che gl’italiani e i siciliani siano dei perfetti coglioni. Invece gl’italiani e i siciliani – due popoli diversi, per capirci, ma entrambi intelligenti – hanno capito che queste tre organizzazioni sindacali hanno organizzato lo sciopero non per andare contro i Governi Letta e il Governo regionale di Rosario Crocetta, ma per cercare di tenersi gl’iscritti. Paraculo fino all’ultimo.
Vorremmo comunque tranquillizzare i vertici nazionali e regionali di Cgil Cisl e Uil: ormai le scintilla è scoccata e i migliori alleati del Movimento dei Forconi sono il Governo Letta-Alfano-Bildeberg, il Governo Crocetta in Sicilia, la Bce, l’Unione europea, la Germania della signora Merkel. Poiché nei prossimi mesi tutti questi soggetti propineranno all’Italia e alla Sicilia altri tagli, altre sofferenze, altra austerità, il malcontento sociale è destinato a crescere. E la Rivoluzione popolare, quella vera, è destinata a trionfare.  
La presa per il culo, cari sindacalisti, non può durare a lungo. Quando il Governo e il Parlamento nazionali hanno accettato il Two Pack – il trattato internazionale un po’ nazista che affida alla tecnocrazia del ‘Quarto Raich’ della signora Merkel e alle “SS” della Bce il “sì” finale al Bilancio dello Stato italiano, togliendo all’Italia anche la sovranità sul controllo dei conti dello Stato – i vertici di Cgil, Cil e Uil sono rimasti muti. Lo stesso silenzio, alla fine, che accompagnò, negli anni ’30 del secolo passato, le leggi razziali introdotte in Italia. Stessa atmosfera, stesso servilismo da “l’un popolo e l’altro sul collo vi stan”.   
Era in quei giorni che avrebbero dovuto scioperare le tre organizzazioni sindacali. Oggi, con il Bilancio dello Stato italiano nelle salde mani tedesche, ce lo spiegate, egregi signori di Cgil Cisl e Uil, contro chi scioperate? Contro il Governo di Roma o contro l’asse Berlino-Bruxelles?

Ormai è solo questione di tempo. Gli argini si sono rotti. In Sicilia, per esempio, non abbiamo avuto modo di legge i documenti finanziari. Ma già abbiamo capito la solfa.
Per raggranellare 300 mila euro da dare in pasto all’esercito di 80 mila precari – che a nostro avviso sono molti di più: più di 100 mila secondo i nostri conti, se gli aggiungiamo i 13 mila nuovi assunti degli Ato rifiuti tanti cari alla Cgil e gli assunti a ‘umma ‘umma’ dai Comuni nell’ultimo anno – il Governo non ha esitato a disfarsi del giardino ornitologico di villa d’Orléans. Non rendendosi conto che tale atto equivale a un grande falò di libri. Insomma, in Sicilia abbiamo al potere l’ignoranza, l’incultura, l’arroganza, il pressappochismo. Personaggi da due lire. 
Tranquilli: in questo passaggio i Prefetti e i Questori di Alfano sono riusciti a militarizzare la Sicilia e a tenere buoni i Forconi. Ma già, senza ancora averla letta, abbiamo capito il tenore della manovra di Bilancio messa in campo da qualche altro burocrate dell’Ars per conto del Governo Crocetta-PD: per mantenere i 320-350 mila voti assicurati dai circa 100 mila precari si praticheranno altri tagli alla società siciliana: tagli alla sanità pubblica, già in affanno, con lo smantellamento di altri ospedali siciliani, tagli ai Punti nascita, tagli alla cultura, tagli ai Comuni, tagli alle Province, tagli alle famiglie a reddito fisso, tagli alle piccole imprese. Insomma, tagli e sacrifici chiesti ai siciliani. Mentre Roma si fotterà dal Bilancio della Regione un altro miliardo di euro.
Insomma, quella che il Governo Crocetta e il PD stanno mettendo a punto è una Sicilia sempre più povera, con le pezze al culo. Dove gli unici che continueranno a farsi i ‘bagni’ saranno gli ‘amici’ di Confindustria Sicilia e alcuni sodali del PD: come certi bandi tenuti aperti per appena tre-quattro giorni per dare modo agli ‘amici’ di arraffare i soldi. Il tutto sotto gli occhi ‘distratti’ delle tante autorità. Del resto, l’emergenza sono i Forconi. I ladri possono farsi i cavoli loro. Meglio se nel nome dell’Antimafia. Che schifo!
L’unico leader politico che ha avuto il coraggio di dire le cose per come stanno è stato Antonio Ingroia. Gliene diamo atto.


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E l'hanno compreso anche i siciliani. Ai quali il governo crocetta si appresta a dare la mazzata definitiva: per salvare i 350 mila voti clientelari dei precari l'esecutivo regionale si appresta a penalizzare sanita' pubblica, comuni, province. In una parola, a massacrare piccoli imprenditori, famiglie a reddito fisso e disoccupati. Povera sicilia! la sceneggiata di cgil, cisl e uil che adesso scioperano contro i governi che fiancheggiano!

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