Precari, il Commissario dello Stato dice “no” al ddl del Governo Crocetta?

L’ESECUTIVO E I PARTITI CHE LO SOSTENGONO – PD, UDC, MEGAFONO, ARTICOLO 4 E ALTRI – STANNO TENTANDO IL GIOCO MOLTO SQUALLIDO DELLO SCARICA-BARILE. LA VERITA’ E’ CHE QUEST’ESPERIENZA GOVERNATIVA E’ FALLITA MISERAMENTE

L’indiscrezione è pesante come un macigno. E arriva dagli uffici del Commissario dello Stato per la Regione siciliana. Tema: i precari. O meglio, il bizzarro disegno di legge, frettolosamente assemblato e approvato dalla Giunta regionale di Rosario Crocetta, che prevede un’improbabile proroga dei contratti ai 24 mila precari degli enti locali e, magari, un’impossibile stabilizzazione degli stessi precari.

Il Commissario dello Stato per la Regione siciliana, Prefetto Carmelo Aronica

Stando a indiscrezioni, il Commissario dello Stato, Prefetto Carmelo Aronica (nella foto a sinistra) sarebbe andato su tutte le furie. Per l’illogicità del disegno di legge. E, soprattutto, per il tentativo del Governo di scaricare sul Commissario dello Stato un problema che il presidente della Regione, gli assessori competenti e la maggioranza che sostiene lo stesso Governo non hanno saputo affrontare.
Il disegno di legge è illogico, perché, fino a stasera il Governo non ha ancora presentato la ‘bozza’ di Bilancio e Finanziaria (che adesso si chiama legge di stabilità). Cosa, questa, che stasera ha fatto notare, non senza una punta polemica, il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone. Insomma, se non c’è il Bilancio 2014 come si può finanziare la proroga dei contratti ai precari?
A parole il Governo Crocetta ha fatto sapere di aver trovato (dove?) oltre 300 milioni di euro per prorogare i contratti ai 24 mila e forse più precari degli enti locali. Ma i soldi, però, non si vedono. Non c’è, come già accennato, la ‘bozza’ di Bilancio 2014. E non c’è nemmeno il disegno di legge per l’esercizio provvisorio con i 300 milioni di euro e passa. Insomma, non c’è nulla: solo le chiacchiere del governatore  Crocetta.
Il gioco l’ha capito anche il Commissario dello Stato: il Governo Crocetta e i partiti che lo sostengono – Megafono, PD, Udc, Articolo 4 e altri – stanno cercando di scaricare sull’ufficio del Commissario dello Stato la gestione di questa vicenda.
Sanno che una legge che ha già problemi giuridici e non ha alcuna copertura finanziaria non può che essere impugnata. Ma se ne fregano perché vogliono dire ai precari degli enti locali che dall’1 gennaio verranno licenziati: “Noi, cari precari, abbiamo tutto il possibile, ma il Commissario dello Stato ha bloccato la vostra legge”.
Un gioco scorretto, sotto il profilo politico e, soprattutto, morale. La verità è che questo Governo di Rosario Crocetta, a parte le spartizioni, le lottizzazioni, le nomine illegittime, le denunce ai magistrati per fare scena e il continuo ‘spatuliamento’ dei ‘Professionisti dell’Antimafia’, è una sommatoria informe di dilettanti allo sbaraglio. 
Questo Governo ha fallito su tutta la linea: l’agricoltura, checché ne dica la dottoressa Barresi nella sua debole replica alla sceneggiata dei cartelloni a Punta Raisi, è un disastro; l’industria è scomparsa (e meno male che da cinque anni l’assessorato alle Attività produttive è gestito da Confindustria Sicilia…); l’artigianato è in crisi comatosa; il mondo della cooperazione non parla perché c’è il PD al Governo e sono abituati ad obbedire, ma sotto sotto imprecano a ritmo continuo; la pesca è al collasso; i commercianti chiudono; la sanità pubblica è un delirio; l’acqua è nelle salde mani dei privati; i Comuni e le Province sono al collasso; l’inquinamento della Sicilia va a tremila; gli americani con il Muos di Niscemi si fanno i caz… propri; i lavori pubblici sono un ricordo; non si sa nulla  di chi ha ‘inghiottito’ i soldi del Psr e del Fondo sociale europeo; la formazione professionale è alla fame.
L’unico assessore della sua scalcagnata Giunta che sta tentando di mettere ordine nella gestione dei rifiuti, quanto meno provando a ridurre il ricorso alle discariche, Nicolò Marino, ha addosso i ‘cani affamati’ di Confindustria Sicilia e lei, presidente, nemmeno lo difende.
In questo clima da crollo generale l’assessore romano Luca Bianchi vorrebbe arraffare un miliardo – un mutuo da caricare sulle spalle dei siciliani – per fare che cosa non si capisce (anche se noi lo intuiamo…).
In tutto questo vi arriva in testa la ‘botta’ del commissario dello Stato. presidente Crocetta, tra quattro giorni arriveranno i Forconi. Noi li conosciamo bene: i Forconi non si fanno prendere per il culo da lei e dai suoi assessori. ha pensato alla possibilità di dimettersi? Ci pensi, ci pensi, ci pensi…


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]