Reddito Isee: invece di colpire i grandi patrimoni il Governo Letta mette le mani in tasca alle famiglie italiane a reddito medio basso

CONTRABBANDATA COME UNA ‘RIFORMA EQUA E SOLIDALE’, LA MANOVRA SERVE, IN REALTA’, PER METTERE IN ATTO LA STRATEGIA DI BILDERBERG: RENDERE POVERI COLORO I QUALI HANNO UNA CASA, PER COSTRINGERLI A VENDERLA A PREZZI STRACCIATI. UNA MOSSA DEPRESSIVA PER RIDURRE ANCORA I CONSUMI E IMPOVERIRE LE IMPRESE. IERI I PRECARI, A ROMA, HANNO OCCUPATO LA SEDE DEL PD: SONO STATI BASTONATI E ARRESTATI:UN ALTRO ‘GRANDE SUCCESSO’ DI QUESTO PARTITO…

Piano piano l’Italia si va trasformando in uno Stato governato secondo i criteri del gruppo di Bilderberg: tutti sotto controllo, con i conti correnti bancari che il Governo può passare a setaccio in ogni momento, chiedendoci conto e regione di ogni movimento dei nostri soldi. Ieri l’esecutivo presieduto da Enrico Letta ha compiuto un altro passo verso la riduzione degli spazi democratici e, soprattutto, verso la riduzione del reddito ai ceti medio bassi. E l’ha fatto – questo è il bello! – nel nome dell’equità fiscale.
Ieri il Governo Letta ha annunciato la ‘riforma’ dell’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente). L’ attestato contenente l’indicatore consente ai cittadini di accedere, a condizioni agevolate, alle prestazioni sociali o ai servizi di pubblica utilità. Ovviamente, parliamo di chi si rivolge, per lo più, a piccole agevolazioni e ai servizi sociali. Un calcolo che vale per le famiglie a redditi medi e, soprattutto, bassi. Per questi il Governo Letta ha pronta la ‘stangata’!
Fino ad oggi l’Isee è auto-dichiarato. Secondo il Governo Letta-Bilderberg, che invece di preoccuparsi di innalzare il tenore di vita dei ceti medio bassi, punta a impoverirli ulteriormente “si è verificata una sistematica sottodichiarazione sia del reddito (anche rispetto al reddito Irpef) sia del patrimonio”. Giusto, per carità, ‘sgamare’ i furbi. Ma oggi è questa la priorità?
Insomma, invece di colpire la grande evasione fiscale – cioè i ricchi – il Governo di ‘Sinistra’ Letta-Bilderberg va a fare i conti in tasca ai redditi annui di 15 mila, 20 mila, 25 mia euro all’anno. Complimenti!
Interessante è lo stile ‘gesuitico’ con il quale il Governo Letta presenta l’arrivo della nuova stretta sui redditi medio bassi: “Riformare l’Isee – informa il ministero del Lavoro – è un atto a forte valenza etica, in un momento in cui l’emergenza sociale impone di orientare le risorse disponibili a favore di chi è in uno stato di reale necessità».
“Con la riforma – afferma il ministro faccia di bronzo Giovannini – intendiamo disporre di uno strumento più corretto per valutare le condizioni relative tra famiglie con diverse possibilità economiche, ma anche restringere gli spazi all’evasione, ricordando che ogni presunta furberia toglie un’opportunità a coloro che ne hanno diritto”.
Insomma, bisogna avere veramente la faccia come il culo per andare a massacrare in un momento di grande crisi i redditi medio bassi. Ma il Governo Letta-Bilderberg, sotto questo profilo, non ha problemi.
Qual è il vero obiettivo di questa manovra? Semplice: ridurre ulteriormente i consumi, mettendo ulteriormente in crisi le aziende che continueranno a licenziare e a chiudere.
Insomma, con una mossa magistrale, il Governo Letta-Bilderberg opera una pesante stretta sui ceti medio-bassi e, contemporaneamente, assesta un altro duro colpo ai consumi. Il tutto mentre continua ad aumentare la pressione fiscale palese ed occulta (Iva, diritti che si pagano nei Tribunali, Irpef, Irap, Imu e via continuando).
Il fine è, insomma, è duplice: continuare a impoverire famiglie e imprese del nostro Paese. Per costringerle a vendere, a prezzi stracciati, case e negozi.

A questo serve il Governo Letta-Bilderberg, a distruggere definitivamente l’Italia.
Per ironia della storia, ieri, a Roma, mentre il Governo Letta-Bilderberg annunciava la stratta sulle famiglie a redditi medio-bassi, un folto gruppo di precari della Campania arrivava nella ‘Capitale’. Erano i precari del progetto Bros che aspettano da mesi lo sblocco di 7 milioni di euro dal ministero del Lavoro.
Un ennesimo incontro andato a vuoto, perché i rappresentanti del Governo Letta-Bilderberg si sono rifiutati di ricevere questi precari giunti da Napoli. Questi ultimi hanno occupato la sede nazionale del partito di Letta in via Sant’Andrea delle Fratte: cioè la sede del PD.
Il Governo Letta-Bilderberg e i vertici del PD hanno inviato gli uomini delle forze dell’ordine che hanno bastonato a sangue e arrestato o precari che, incredibilmente, si rifiutano di restare senza lavoro e senza soldi, secondo quanto previsto dai sacri dettami del gruppo di Bilderberg. Su 100 gli arrestati sarebbero una cinquantina.
Insomma, oltre che mettere le mani in tasca ai ceti medio bassi, il Governo Letta-Bildeberg, ieri, ha mostrato il suo volto militare e poliziesco.      


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