Anche massimo russo si prepara a scendere in campo con un suo movimento politico. L'ex assessore regionale alla sanità, la scorsa settimana, ha riunito i suoi fedelissimi per cominciare a dare forma alla sua 'creatura' che secondo quanto apprendiamo dovrebbe chiamarsi 'movimento delle cento firme'. L'obiettivo, sarebbero le prossime elezioni europee. Obiettivo ambizioso, considerando la soglia di sbarramento del 4% a livello nazionale. Ma tant'è.
Massimo Russo al lavoro per dare vita al suo movimento politico
Anche Massimo Russo si prepara a scendere in campo con un suo movimento politico. L’ex assessore regionale alla Sanità, la scorsa settimana, ha riunito i suoi fedelissimi per cominciare a dare forma alla sua ‘creatura’ che secondo quanto apprendiamo dovrebbe chiamarsi ‘Movimento delle Cento firme’. L’obiettivo, sarebbero le prossime elezioni europee. Obiettivo ambizioso, considerando la soglia di sbarramento del 4% a livello nazionale. Ma tant’è.
Al momento non sappiamo se nella strategia c’è una partnership con partiti più grossi o se si tratterà di una corsa solitaria. Vedremo.
Attualmente, l’ex assessore è tornato a fare il magistrato in Campania. Lo abbiamo ritrovato di recente sui giornali per lo scandalo Humanitas, il brutto affare del mega-investimento della clinica privata Humanitas nel territorio di Misterbianco a cui la Regione aveva garantito un budget che poteva arrivare fino alla cifra di dieci milioni di euro l’anno. Il tutto mentre la sanità pubblica è allo sfascio.
Operazione sventata dalla Commissione Sanità dell’Ars. L’attuale Governo ha tentato di scaricare la responsabilità su Russo. Che, con carte alla mano, ha invece dimostrato che la regia è tutta della Giunta Crocetta e dell’attuale assessore al ramo, Lucia Borsellino, la quale non solo ha fatto una pessima figura, ma non ha neanche avuto il pudore di dimettersi per dimostrare la sua estraneità all’operazione portata avanti in sordina in cui sono coinvolti interessi di politici catanesi. Il caso è stato opportunamente insabbiato, non se ne parla più.
Le ultime notizie che abbiamo riguardano una lettera del gruppo sanitario in cui, oltre a dichiarare di non avere ricevuto nessuna comunicazione di revoca della delibera, annuncia che è pronto a ricorrere alle vie legali per eventuali risarcimenti.