«So che è molto importante per il governo italiano, abbiamo discusso dei prossimi passi e ci siamo messi a disposizione. Aspettiamo un progetto solido per finanziare la prima fase di fattibilità e poi il progetto partirà». Le parole della commissaria Ue per i Trasporti Adina Valean dopo l’incontro con il vicepremier nonché ministro dei Trasporti […]
Ponte sullo Stretto, Salvini: «Ue disposta a finanziare prima parte dei lavori» Bonelli: «Già costato 1,2 miliardi»
«So che è molto importante per il governo italiano, abbiamo discusso dei prossimi passi e ci siamo messi a disposizione. Aspettiamo un progetto solido per finanziare la prima fase di fattibilità e poi il progetto partirà». Le parole della commissaria Ue per i Trasporti Adina Valean dopo l’incontro con il vicepremier nonché ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini in cui si è discusso dell’infrastruttura di cui si parla da oltre un secolo e scalda ogni campagna elettorale, compresa l’ultima, in cui la compagine guidata da Giorgia Meloni ha fatto del collegamento tra la Sicilia e la Calabria uno dei cavalli di battaglia. Il leader del Carroccio, dopo la cena di ieri con la stessa Valean, in cui proprio il ponte è stato tra gli argomento discussi, sottolinea come «l’attuale governo dopo 54 anni di mancati sforzi ha tutta l’intenzione di avere un collegamento stabile fra Sicilia e Calabria, fra Italia e Europa, per il completamento di quel corridoio scandinavo-mediterraneo che con il Ponte che collega Messina e Reggio, Sicilia e Calabria, avrebbe l’anello mancante».
Alle parole di Salvini, giunte direttamente da Bruxelles, prova a mettere un freno il deputato di Europa Verde Angelo Bonelli. «Salvini ci comunica che la commissaria ai trasporti gli avrebbe assicurato un co-finanziamento da parte dell’Ue – afferma – Ma lui ha spiegato che questa infrastruttura è già costata 1,2 miliardi per dipendenti, gare e appalti vari di cui si parla dal 1866? Lo stesso Salvini ha azzerato il fondo sul trasporto rapido di massa e mette un freno al futuro del Paese». Un’opera che Bonelli definisce «anacronistica» in un’Italia che ha bisogno di implementare i trasporti. «C’è un pezzo di Italia -spiega – che va ancora con le littorine, che impiegano sette ore per condurre i passeggeri a Taranto o a Reggio Calabria, riempiendo i vagoni del fumo derivante dalla combustione del gasolio e questo Salvini lo sa bene perché, per quanto provi a negarlo, ci sono le prove della sua precedente contrarietà al Ponte». «Nella Legge di Bilancio 2023, è saltato il fondo previsto dalla Finanziaria 2019 – conclude Bonelli Investimenti di 3 miliardi e 300 milioni l’anno che, dal 2023 al 2033, avrebbero finanziato diversi progetti per lo sviluppo e la sicurezza del trasporto pubblico. La realizzazione del ponte sullo Stretto avrà un costo di 8-10 miliardi di euro. Una spesa ingiustificabile – conclude Bonelli, – per un’opera posta su una faglia ad alto rischio sismico, circa 7.3 gradi Richter, esposta a venti e correnti molto forti».