La colazione con doppia auto blu di due ‘assessore’ della Giunta Crocetta…

LA SCENA LA RACCONTA LIVESICILIA. ED E’ UNA SCENA PENOSA CHE LA DICE LUNGA SULLA ‘GRANDEZZA’ UMANA – COME LA INTENDEVA OSCAR WILDE – DELLA POLITICA SICILIANA…

Ieri, quando LiveSicilia ha pubblicato la notizia che l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, si è recata presso la facoltà di Giurisprudenza per votare (elezioni universitarie, ovviamente), siamo rimasti perplessi, ma abbiamo preferito non commentare.

Di solito, noi ci occupiamo di politica e di amministrazione e se le diamo in testa ai politici di turno, ebbene, lo facciamo su fatti politici e amministrativi.

Oggi, però, Live Sicilia pubblica un altro articolo. Nel quale si descrive una colazione in un locale di una centralissima via di Palermo tra la stessa Nelli Scilabra, Mariella Lo Bello, anche lei assessore regionale, il parlamentare regionale, Giovanni Panepinto e l’ex parlamentare, Maria Grazia Brandara.

Nulla da dire sul fatto che quattro politici vadano a colazione insieme in locale di Palermo. La cosa che stona – e tanto – è che ad attendere i due assessori regionali c’erano ben due auto blu di servizio pagate da contribuenti.

Insomma: qualche giorno fa il voto all’università in auto blu: scena veramente brutta, giustificata dal fatto che l’assessore Scilabra abiterebbe da quelle parti e che, subito dopo aver espresso il voto alle elezioni universitarie, sarebbe partita alla volta di Roma.

Prendiamo pure per buona la giustificazione di qualche giorno fa. Ma non riusciamo proprio a capire che giustificazione possano addurre due assessori regionali che utilizzano le auto blu per andare a colazione nel centro di Palermo. Lasciando, se non abbiamo letto male, le due auto ad attendere.

Il problema, si badi, non sta nel fatto se, a norma di legge, questo comportamento è giusto o sbagliato. Il problema non è questo. In ballo non ci sono le norme o la Corte dei Conti, ma lo stile. (a destra, foto tratta da mariellalobello.eu)

Cos’è lo stile nell’amministrazione della cosa pubblica? E’ quella cosa che, manzonianamente parlando, se non ce l’hai, non te lo puoi dare.  

LiveSicilia parla di colazione agrigentina, trattandosi, per l’appunto, di quattro esponenti politici di origini agrigentine.

Ora, a nostro modesto avviso, i luoghi di origine non c’entrano. E non c’entrano nemmeno le declinazioni territoriali.

Ad Agrigento e dintorni – e non è il caso dei quattro commensali – i protagonisti di certe manifestazioni appariscenti si chiamano “tamarri” (da qui la dizione “tamarrume”). Mentre a Palermo e dintorni – e continua a non essere il caso dei quattro politici in questione – si chiamano “tasci” (da qui la dizione “tasciume”).

Non siamo, lo ripetiamo, né nel primo, né nel secondo caso. Però ostentare due auto blu parcheggiate nel centro della città, mentre 7 pensionati su 10, in Italia, non superano 500 euro di pensione, fa un po’ senso.

C’è, nell’atteggiamento di queste persone – nel caso dei due assessori regionali, con indennità da 20 mila euro al mese senza nemmeno essere parlamentari – non solo la fredda indifferenza per quello che la gente pensa di loro (e pensa male, molto male), ma anche l’ostentazione di una presunta “grandezza”.

Dimenticando quanto raccomandava Oscar Wilde a chi amava pavoneggiarsi: “La grandezza – diceva il grande scrittore – fugge chi la cerca e segue chi la fugge”.


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