Muse – Black hole and revelations (2006, Mushroom)

TRACKLIST:
1 Take A Bow
2 Starlight
3 Supermassive Black Hole
4 Map Of The Problematique
5 A Soldier’s Poem
6 Invincible
7 Assassin
8 Exo Politics
9 City Of Delusion
10 Hoodoo
11 Knights Of Cydonia

Cominciano a circolare, ad un paio di mesi dalla pubblicazione ufficiale, le prime voci di corridoio circa il nuovo lavoro dei Muse, Black Holes And Revelations; totale riserbo accompagna la tracklist, ma Matthew Bellamy svela ai giornalisti che, per la stesura dei nuovi brani, ha preso ispirazione dalla musica dei club newyorkesi da lui frequentati negli ultimi tempi. Cattivo presagio.

Viene pubblicato il primo singolo estratto dall’album, Supermassive Black Hole, il singolo di lancio, quello che dovrebbe preannunciare e sintetizzare in pochi minuti il quarto full lenght della band. Il cattivo presagio si trasforma in panico totale. Il brano è sinceramente scialbo, il ritmo danzereccio, le venature r’n’b e la voce in falsetto di un Bellamy che si atteggia come fosse Prince, sembrano rinnegare in toto quanto messo in mostra dai Muse nei loro precedenti lavori; solo qualche distorsione sparsa qua e la aiuta a ricordare che quella che ci troviamo di fronte è pur sempre una rock band.

Vede la luce l’album. L’istinto dice di non acquistarlo, di non ascoltarlo neanche, che questa volta i Muse non meritano una chance, troppo deludente il singolo, troppo stupido il video che lo accompagna. E invece no. E invece no. Mai fidarsi delle apparenze, mai negare un ascolto più approfondito. Ed è così che, messo da parte lo shock iniziale, le prime note di Take A Bow fanno un po’ respirare. Ci sono quelle parti corali che tanto ricordano i Queen, e c’è uno schema compositivo che rimanda direttamente ad “Absolution”. Beh, poteva esserci di peggio come opener. Starlight per un attimo piace, il techno-pop di cui è fatta si fa ascoltare con piacere ma, trascorso l’attimo, ci si domanda dove sono finite le chitarre abrasive di “Origin Of Symmetry”. Traccia numero tre, uno sguardo alla tracklist: è il singolo, niente ultima chance per lui. Skip. Il piede comincia a muoversi da solo, batte per terra tenendo il ritmo, la mente non riesce a controllarlo pur volendo, colpa dei sintetizzatori da dancefloor di Map Of The Problematique.

E’ il singolo il momento più basso dell’album? Pare proprio di no. A Soldier’s Poem riconcilia con la band: soffice e delicata ballata dove ritornano i cori di cui sopra ed una melodica chitarra acustica, il tutto jazzato al punto giusto; la voce di Bellamy è di nuovo la sua, sembra essere ritornato per un momento all’esordio “Showbiz”. Un crescendo di assolo di batteria caratterizza Invincible, brano senza infamia e senza lode che poco incide sulla valutazione complessiva dell’album. Assassin si candida senza dubbio a pezzo più pesante dell’intero lotto, con quella batteria possente ed una sei corde finalmente all’altezza. Un ripetitivo riff di chitarra percorre i quasi quattro minuti di durata di Exo Politics, brano in perfetto stile Muse che sembra essere stato concepito durante vecchie sessions. A tratti folk a tratti messicana, è questo l’andamento della sei corde di City Of Delusion, canzone che, pur non rientrando del tutto nel repertorio dei Muse, si dimostra una piacevole sorpresa. Al pari di Hoodoo, dove vengono riprese chitarre di ispanica memoria, violini in sottofondo, pianoforte in perfetta tradizione Bellamy, ed andamento orchestrale che precede un pacato e quieto finale che si riallaccia direttamente all’inizio del brano.

La conclusiva Knights Of Cydonia è un po’ la summa dell’album: chitarre epiche, batteria progressive, ritmo ed inserti elettronici che sanno tanto di sigla per un cartoon giapponese, e quei centocinquanta secondi conclusivi in cui più che di tributo può a ragione parlarsi di plagio nei confronti di Freddie Mercury e soci. Da sottolineare infine la presenza di una vena politica, mai presente prima nei brani dei Muse, evidente soprattutto in “A Soldier’s Poem”, ma non disdegnata anche in qualche riga di altre canzoni. Eccessivi i Muse, si, ma li conoscevamo. Pomposi ed ampollosi a tratti, si, ma si sapeva. Coraggiosi nell’abbandonare piste battute a favore di percorsi impervi mai calpestati, a tratti sfacciati nel citazionismo (Queen e Depeche Mode su tutti). In pratica non cambia nulla, chi li denigrava continuerà a farlo, mentre chi li apprezzava non smetterà adesso, nonostante qualche buco nero e le ben poche rivelazioni di quest’ultimo capitolo della loro carriera.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]