La denuncia e' del parlamentare del movimento 5 stelle, stefano zito, che si e' recato di persona in ospedale, verificando tutti i problemi. Quello che ha visto e descritto, in realta' si verifica in tante altre strutture sanitarie pubbliche della sicilia
Pronto Soccorso di Siracusa: manca più della metà dei medici previsti dalla pianta organica
LA DENUNCIA E’ DEL PARLAMENTARE DEL MOVIMENTO 5 STELLE, STEFANO ZITO, CHE SI E’ RECATO DI PERSONA IN OSPEDALE, VERIFICANDO TUTTI I PROBLEMI. QUELLO CHE HA VISTO E DESCRITTO, IN REALTA’ SI VERIFICA IN TANTE ALTRE STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE DELLA SICILIA
Sul sito del Movimento 5 Stelle di Siracusa leggiamo un’attenta disamina sul Pronto Soccorso della città Aretusea. Il protagonista è Stefano Zito, parlamentare grillino di Sala d’Ercole eletto in questa provincia.
“Dopo innumerevoli segnalazioni e lamentele da parte di parecchie persone sul servizio reso dal Pronto Soccorso – leggiamo nella disamina – il nostro Portavoce del Movimento 5 Stelle allArs, Stefano Zito, ha cercato di capire il perché di tali disservizi, inviando allAsp 8 una richiesta di accesso agli atti in cui chiedeva come fosse distribuito il personale. Dalle risposte ricevute si evinceva che il personale del reparto è notevolmente carente rispetto alle reali necessità di risposta a un bacino di circa 60.000 utenti annui”.
“Infatti, basandosi su documenti ufficiali di un sindacato dei medici ospedalieri e su un altro di una società scientifica, risulterebbero necessari 28 medici mentre in pianta organica ne risultano solo 12. La stessa cosa vale anche per infermieri ed ausiliari”.
“Il passo successivo del cittadino pentastellato è stato quello di recarsi all Ospedale Umberto I e, in particolare, al Pronto Soccorso, per verificare, personalmente, la rispondenza della realtà con la documentazione in suo possesso e , in tale contesto, si è reso conto dei problemi che medici, infermieri e malati vivono quotidianamente”.
“Entrando al Pronto Soccorso si assiste a un ritmo realmente frenetico di lavoro, ai disagi causati dai medici specialisti chiamati in reperibilità (ai quali la legge consente di arrivare in ospedale in tempi che spesso non sono compatibili con lo stato di salute dei malati da assistere). Facilmente ci si accorge che il personale medico e infermieristico, per sopperire alla carenza di personale è costretto non solo a fare le notti, ma a lavorare ininterrottamente per 12 ore continuative, senza pausa alcuna”.
Va detto che quanto avviene al Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I si verifica anche in altri Pronto Soccorso dell’Isola. I medici che operano con reperibilità – con tempi spesso non compatibili con le esigenze di un reparto di emergenza-urgenza – sono tali perché, in questo modo, l’amministrazione risparmiare. Sui malati? Praticamente sì.
Quanto ai turni, va detto che, molto spesso, per carenza di personale medico – che ormai riguarda tutta l’ospedalità pubblica siciliana – i medici di Pronto Soccorso che svolgono turni di notte vanno a lavorare l’indomani, senza usufruire del giorno di riposo. Questo, quando avviene, avviene sempre per carenza di personale.
“Naturalmente, i disagi del personale – leggiamo ancora nella disamina – si riflettono inevitabilmente sul servizio reso ai pazienti, costretti a lunghe ore di attesa prima di essere visitati dal medico, e in queste ore di attesa a volte gli animi si surriscaldano e diventa necessario perfino lintervento dei vigilantes e della polizia”.
“Ma i problemi non finiscono di certo qui – prosegue la nota – poiché se un malato necessita di un ricovero in un reparto e manca il posto letto, viene lasciato ‘in osservazione’ in barella con tutti i disagi del caso. Se, invece, il paziente necessita di alcuni tipi di esami radiologici viene trasportato al piano sottostante, ma in tale reparto non si fa guardia attiva né notturna, né festiva e, dunque, occorre chiamare il medico e il tecnico in reperibilità per compiere i dovuti accertamenti, il tutto con notevole dispendio di soldi pubblici e scarsa tempestività nelle diagnosi e nei trattamenti”.
Ricordiamo che i tagli dei posti letto sono cominciati nella passata legislatura. E non sono mai finiti. Perché si tagliano i posti letto? Ufficialmente, perché da ‘speciali’ calcoli, non si capisce fatti da chi, risulta che i posti letto debbono essere tagliati perché non servono.
In realtà, come leggiamo nella disamina di Stefano Zito, i posti letto alla fine mancano e i medici di Pronto Soccorso, spesso, sono costretti ad inventarseli con le barelle.
Di questo il Governo regionale sa tutto. E sanno tutto anche i parlamentari dell’Ars. ma non fa nulla il primo e non fanno nulla i secondi.
“Queste sono solo alcune delle criticità che caratterizzano il nostro Ospedale – leggiamo sempre nella disamina di Stefano Zito – e in special modo il Pronto Soccorso che, a nostro avviso, vanno immediatamente ‘attenzionate’, e in primo luogo va rivista e potenziata la distribuzione del personale , secondo gli standard previsti per legge”.
“Abbiamo anche potuto esaminare i turni di servizio – prosegue la nota – constatando come in estate, a causa delle ferie, alcuni medici abbiano lavorato 7 giorni su 7 ed altri tre notti in sei giorni. Forse vi sembrerà normale tutto ciò, ma se considerate che a queste persone è affidata la vita dei nostri malati, vi sembrerà giusto che costoro abbiano un giusto riposo fisico, che gli consenta di essere più efficienti e disponibili di quanto già non siano”.
“A questo si aggiunga un documento, in nostro possesso – prosegue la nota del parlamentare siracusano del Movimento 5 Stelle – che mostra come il personale previsto in un Pronto Soccorso con questo afflusso di persone (circa 60.000 accessi annui) debba essere almeno il doppio”.
“La stessa SIMEU (Società Italiana di Medicina dUrgenza) – leggiamo ancora nella disamina – prevede per le attività di Pronto Soccorso 9 medici per 25.000 accessi annui più 1 medico ogni ulteriori 4.000 accessi annui, oltre al Direttore/responsabile dellunità operativa, nonché di due infermieri per ogni medico presente in turno. Tali criteri sono stati, inoltre, confermati dalla CIMO ASMID (Coordinamento Italiano Medici Ospedalieri – Associazione Sindacale Medici Dirigenti)”.
“Una stima per difetto del personale necessario, secondo i criteri enunciati dalla SIMEU e dalla CIMO ASMID, stima a cui va sommato ulteriore personale medico in relazione al numero di posti letto in ‘osservazione breve intensiva’, vorrebbe quindi che i medici al Pronto Soccorso dellospedale di Siracusa, siano 28, contro gli attuali 12, e gli infermieri 48, contro gli attuali 24″.
“Da oggi sappiamo perché, quando arriviamo in Pronto Soccorso – leggiamo ancora nella nota dei grillini – ci troviamo costretti ad unattesa snervante ed improponibile per certi malati! Sappiamo che allinterno del Pronto Soccorso i medici e gli operatori lavorano il doppio di quello che dovrebbero e non sempre e solo per i soldi”.
Per far fronte a questa grave situazione, il portavoce del Movimento 5 Stelle allArs, Stefano Zito, ha presentato uninterpellanza. Obiettivo: far assumere nuovo personale al Pronto Soccorso, portandolo agli standard italiani ed adeguandolo alle necessità dei Siracusani.
E se dicessimo all’onorevole Zito che la situazione che ha visto al Pronto Soccorso di Siracusa si ripete – in certi casi anche peggiorata – anche in altri Pronto Soccorsi della Sicilia?
In ogni caso, quanto fatto da Stefano Zito è positivo. E’ infatti andando a verificare di persona quello che succede nelle strutture sanitarie pubbliche che la politica siciliana può prendere finalmente atto dei disastri che oggi caratterizzano molti degli ospedali pubblici dell’Isola.