Cassate/ Da Quagliarello e Lorenzin una lezione di stile ai polotronisti della Giunta Crocetta

I MINISTRI DEL GOVERNO BERLUSCONI NON SONO D’ACCORDO CON IL LORO LEADER. MA NON HANNO TRADITO IL PROPRIO PARTITO. IN SICILIA, INVECE, NINO BARTOLOTTA, MARIELLA LO BELLO, NELLI SCILABRA E LUCA BIANCHI NON HANNO ESITATO A RINNEGARE IL PD PUR DI TENERSI LE POLTRONE

Della crisi politica che ha investito in pieno il Governo Letta, vi abbiamo già parlato in questo articolo. In questa rubrica vogliamo soffermarci su un passaggio particolare: la posizione assunta dal Ministro per le Riforme Costituzionali, Gaetano Quagliariello e di quello alla Salute, Beatrice Lorenzini. I quali, in realtà non sono più Ministri. Hanno rassegnato le loro dimissioni seguendo la linea dettata dal Partito che li aveva indicati nella squadra del Consiglio dei Ministri.

La cosa particolare è che entrambi hanno detto peste e corna della decisione dei Berlusconiani di ritirare l’appoggio all’Esecutivo nazionale. Completamente in disaccordo con una mossa, a loro avviso, dettata al Cavaliere dall’ala estremista del Pdl.  Non solo. Entrambi hanno detto ufficialmente che non aderiranno alla riesumazione di Forza Italia. Non credono nel progetto.

Quagliariello e Lorenzini, insomma non ne vogliono sapere. Ma, nonostante il totale disaccordo, si sono dimessi dal Governo in cui li aveva piazzati un Partito che ora ha deciso di cambiare strategia. Così impone il vocabolario della normale politica e, forse, pure qualche dote intellettuale ed etica.

Che però non è roba comune.  I due ormai ex del Governo Letta,  ci hanno fatto pensare, infatti, ad un caso di casa nostra, ovvero il comportamento degli assessori regionali Mariella Lo Bello, Nino Bartolotta, Nelli Scilabra e Luca Bianchi. I quali, dinnanzi alla richiesta di dimissioni arrivata dai vertici del PD regionale, deciso a uscire dalla Giunta Crocetta, ancora ‘se l’annacano’.

Non ne vogliono sapere di allinearsi alla decisione del Partito che li ha indicati. Della serie: chi ha dato ha dato e chi ha avuto ha avuto. Insomma uno ‘spessore’ politico impressionante, quella dei quattro assessori regionali un po’ ‘saccunari’.  Una vera e propria ‘malafiura’, la loro. Resa ancora più esilarante dallo spasmodico tentativo di dimostrare che hanno svolto un lavoro egregio in questi mesi. Pure se fosse vero – e non lo è affatto per il semplice fatto che non sono bravi – vanno fuori tema.

Insomma, in quanto a stile e senso della politica, Lorenzini e Quagliarello sembrano dei giganti rispetto ai quattro assessori regionali della Giunta Crocetta.  E il fatto che i ‘nostri’ dovrebbero prendere qualche lezione da due del Pdl, allora vuol dire che siamo già oltre la frutta: siamo al dessert, siamo nel regno delle cassate.

 


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