Il parlamentare regionale del movimento 5 stelle, giorgio ciaccio, ha ragione da vendere. Aggiungiamo alcuni particolari che rendono più completo il quadro della situazione. Intanto non è vero che il piano dei rifiuti approvato dal passato governo regionale di raffaele lombardo e dal passato governo nazionale di mario monti non prevede il ricorso ai termovalorizzatori. Basta andarsi a rileggere i giornali dellestate dello scorso anno per scoprire che non solo si parlava di termovalorizzatore, ma anche di bruciare i rifiuti nei forni delle cementerie siciliane.
Marco Lupo, il domineddio dell’immondizia siciliana
Il parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle, Giorgio Ciaccio, ha ragione da vendere. Aggiungiamo alcuni particolari che rendono più completo il quadro della situazione. Intanto non è vero che il Piano dei rifiuti approvato dal passato Governo regionale di Raffaele Lombardo e dal passato Governo nazionale di Mario Monti non prevede il ricorso ai termovalorizzatori. Basta andarsi a rileggere i giornali dellestate dello scorso anno per scoprire che non solo si parlava di termovalorizzatore, ma anche di bruciare i rifiuti nei forni delle cementerie siciliane.
Questo accordo, un anno fa, ha destato stupore perché lallora presidente Lombardo, per quattro anni, si era pappariato dicendo di essere contro i termovalorizzatori e bla bla bla. Lombardo si vantava di avere bloccato un grande affare, con riferimento ai quattro termovalorizzatori previsti dal Governo regionale di Totò Cuffaro. Poi, con una disinvoltura pari solo alla sua faccia tosta, ha cambiato opinione e si è convertito al termovalorizzatore. Guarda caso – così almeno si racconta – grazie alla scienza di Marco Lupo (foto a sinistra, tratta da canicattiweb).
Siamo arrivati al personaggio centrale di questa storia, il già citato Marco Lupo, già vicino allex Ministra allAmbiente, Stefania Prestigiacomo, esponente di spicco del Pdl. Un personaggio, Marco Lupo, intruppato dal Governo Lombardo nellamministrazione regionale in accordo con pezzi del Pdl. E fino ad oggi confermato dal Governo di Rosario Crocetta. In perfetta continuità con il Governo Lombardo con una parte del Pdl con la quale lattuale presidente della Regione tratta e chiude operazioni.
Oggi Crocetta non parla di questi argomenti che lo portano vicino ad ambienti del Pdl. Oggi il presidente ha trovato il modo di antimafieggiare con la storia dei terreni dellEsa. Un peccato, Avrebbe potuto spiegare, ad esempio, come mai ha confermato Marco Lupo in posti chiave dellamministrazione regionale. Il presidente della Regione dovrebbe spiegare, ancora, perché ha consentito a Marco Lupo di esautorare la Protezione civile regionale dalla gestione della discarica di Bellolampo.
Oggi Marco Lupo ricopre un incarico che definire importante è poco: è il commissario di Bellolampo ed è, soprattutto, il commissario – udite! udite! – di tutti gli impianti che riguardano il trattamento dei rifiuti.
In pratica, questo personaggio che vive nellombra è il garante di tutte le più grosse operazioni messe in campo in Sicilia in materia di rifiuti. Per capirci, parliamo di centinaia e centinaia di milioni di euro. Affari a nove zeri!
Ciaccio dice che a Bellolampo Lupo ha in programma di realizzare un termovalorizzatore? Può darsi che abbia ragione. A noi risulta che a Bellolampo Lupo e la sua band starebbero realizzando un impianto di trattamento dei rifiuti: che è qualcosa di diverso – ma di non meno costoso – di un termovalorizzatore. Non è da escludere, però, che il comitato di affari che sovraintende in Sicilia alla gestione dei rifiuti abbia cambiato impianto.
A noi, invece, risulta che limpianto in corso di realizzazione a Bellolampo dovrebbe somigliare a quello realizzato a Mazzarrà SantAndrea, in provincia di Messina. A noi risulta che starebbero appattando le carte per far realizzare limpianto a due imprese che hanno lavorato nel Messinese: la Tirreno Ambiente e la Cesaro.
A nostro avviso, è anche di queste cose che dovrebbe parlare il presidente Crocetta. Facendo luce su tutti gli appalti che girano intorno al mondo
Rosario Crocetta, foto di Gabriele Bonafededei rifiuti.
Per completezza di cronaca, va anche ricordato che, in Sicilia, ci sono anche gli interessi che ruotano attorno alle discariche. Anzi, interessi che vorrebbero lasciare la Sicilia in balìa delle discariche. Interessi contro i quali, giustamente, si è scagliato lassessore regionale, Nicolò Marino.
Sarebbe interessante capire chi è che, al di là dellantimafia di facciata e delle chiacchiere, in materia di raccolta e smaltimento dei rifiuti, fa gli interessi dei cittadini siciliani e non dei comitati di affari. Su questo, lo ripetiamo, il presidente Crocetta dovrebbe fare chiarezza.