Nuovo gesto di disperazione nel mondo della formazione professionale siciliana: un dipendente del cefop - ente storico della sicilia in amministrazione controllata - ha tentato di togliersi la vita. E' successo stamattina. Il dipendente si è gettato da una finestra del palazzo di via imperatore federico, dove hanno sede alcuni uffici (coordinamento regionale) del cefop. Le sue condizioni sono state definite "gravissime".
Formazione, un dipendente del Cefop tenta di togliersi la vita
Nuovo gesto di disperazione nel mondo della formazione professionale siciliana: un dipendente del Cefop – Ente storico della Sicilia in amministrazione controllata – ha tentato di togliersi la vita. E’ successo stamattina. Il dipendente si è gettato da una finestra del palazzo di via Imperatore Federico, dove hanno sede alcuni uffici (coordinamento regionale) del Cefop. Le sue condizioni sono state definite “gravissime”.
Mentre scriviamo le notizie sono frammentarie. Il dipendente si chiama Riccardo De Lisi. Si sa soltanto che, stamattina, si trovava negli uffici dove si è sempre recato regolarmente a lavorare, nonostante le mancate retribuzioni per i noti ritardi della Regione nell’erogare i pagamenti. E che, a un certo punto, ha deciso di gettarsi dalla finestra del quinto piano.
Un gesto di estrema disperazione in un settore dove le promesse, da parte del Governo della Regione, sono state tante: tante parole, accordi firmati in pompa magna. Ma fatti concreti, pochi. Anzi pochissimi.
Quello di stamattina è il dramma della disperazione di chi non ce la fa più ad andare avanti. Il dramma di chi attende da mesi, forse da un anno, forse da più di un anno che si sblocchi una situazione di crisi per tornare alla normalità.
Ma al posto della normalità arrivano gli impegni, le promesse che vengono puntualmente smentiti fai fatti.
La cronaca racconta che i soccorsi sono scattati immediatamente. L’ambulanza è arrivata dopo pochi minuti. De Lisi è stato soccorso dal medico dell’ambulanza e dal personale paramedico e portato a Villa Sofia. Ora è ricoverato. Le sue condizioni, come già accennato, sono definite “gravissime”.
Un altro gesto della disperazione. Un morto. Qualcuno si dovrà l’esame di coscienza. Ammesso che questo “qualcuno” ne abbia una di coscienza…
Aggiornamento delle 13,10: è morto.
Formazione: è morto il dipendente Cefop che si è gettato dalla finestra