Formazione, I lavoratori diffidano il Governo: “Pagateci voi”

La perdurante e insostenibile inadempienza retributiva nel settore della formazione professionale, che ha messo in ginocchio gli operatori del settore e le loro famiglie, ha prodotto un fatto concreto. Pronto l’atto di diffida e messa in mora nei confronti dell’assessore regionale per l’Istruzione e la formazione professionale, Nelli Scilabra e del dirigente generale ad interim del dipartimento al ramo, Anna Rosa Corsello. A promuoverlo, da quanto riferitoci da diversi dipendenti della formazione professionale, ambienti sindacali autonomi dalle sigle confederali e dai sindacati firmatari del Contratto collettivo della categoria (Ccnl/Fp).

Quale l’obiettivo? Attraverso la compilazione e sottoscrizione della lettera, molti operatori della formazione professionale, interni al sistema formativo e iscritti all’albo di cui all’articolo 14 della legge regionale n.24 del 6 marzo 1976 (dipendenti degli Enti formativi assunti a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2008), si appresterebbe a diffidare l’assessore Scilabra e il dirigente generale, Corsello, a procedere al pagamento delle retribuzioni arretrate in sostituzione degli Enti di formazione.

Tutto ciò in applicazione di quanto previsto dall’articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica n.207 del 5 ottobre 2010. La fattispecie rientrerebbe, a parere dei promotori, nella disciplina contenuta nel decreto legislativo n.163 del 12 aprile 2006 in materia di “appalto di servizio”. In buona sostanza, secondo il sindacato promotore di questa iniziativa, la richiesta troverebbe legittimazione nella specifica qualificazione giuridica del rapporto instauratosi fra l’ente di formazione e la Regione siciliana. Rapporto qualificato, per l’appunto, in termini di “appalto di servizi” scaturito a seguito dell’approvazione in favore dell’ente di formazione delle attività di cui all’Avviso 20/2011 e del relativo finanziamento.

Insiste sull’argomento parere in tal senso anche da parte dell’Ufficio legislativo e legale della Regione siciliana (pareri n.303/2006 e n.262/2008). Nella lettera si denuncia la sistematica violazione del Contratto collettivo di lavoro della categoria e delle altre norme vigenti in materia in quanto ciascun legale rappresentante ha dichiarato (dichiarazione resa ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n.445 del 28 dicembre 2000) di impegnarsi alla corresponsione mensile delle retribuzioni al proprio personale. Dichiarazione contenuta nell’Atto di adesione che fa parte della documentazione presentata in sede di avvio delle attività di cui al citato Avviso 20.

Riportiamo di seguito a chiarimento il testo dell’articolo 5 del richiamato decreto del Presidente della Repubblica n.207 del 5 ottobre 2010.

1. “Per i contratti relativi a lavori, servizi e forniture, in caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale dipendente dell’esecutore o del subappaltatore o dei soggetti titolari di subappalti e cottimi di cui all’articolo 118, comma 8, ultimo periodo, del codice impiegato nell’esecuzione del contratto, il responsabile del procedimento invita per iscritto il soggetto inadempiente, ed in ogni caso l’esecutore, a provvedervi entro i successivi quindici giorni. Decorso infruttuosamente il suddetto termine e ove non sia stata contestata formalmente e motivatamente la fondatezza della richiesta entro il termine sopra assegnato, i soggetti di cui all’articolo 3, comma 1, lettera b), possono pagare anche in corso d’opera direttamente ai lavoratori le retribuzioni arretrate detraendo il relativo importo dalle somme dovute all’esecutore del contratto ovvero dalle somme dovute al subappaltatore inadempiente nel caso in cui sia previsto il pagamento diretto ai sensi degli articoli 37, comma 11, ultimo periodo e 118, comma 3, primo periodo, del codice.

2. I pagamenti, di cui al comma 1, eseguiti dai soggetti di cui all’articolo 3, comma 1, lettera b), sono provati dalle quietanze predisposte a cura del responsabile del procedimento e sottoscritte dagli interessati.

3. Nel caso di formale contestazione delle richieste di cui al comma 1, il responsabile del procedimento provvede all’inoltro delle richieste e delle contestazioni alla direzione provinciale del lavoro per i necessari accertamenti.”

Attendiamo di conoscere gli sviluppi di questa iniziativa che potrebbe aprire una nuova vertenza dagli effetti devastanti per i precari equilibri nel settore della formazione professionale. Del resto, c’era d’aspettarselo visto l’atteggiamento in questi mesi del Governo regionale e dell’amministrazione in merito alle scelte assunte che hanno pregiudicato la procedura di pagamento degli acconti relativi ai finanziamenti previsti dall’Avviso 20/2011. è il caso di ricordare, per esempio, che l’allontanamento di oltre 80 dipendenti del dipartimento regionale formazione professionale senza un successivo avvicendamento ha provocato il collasso dell’azione amministrativa.

Oggi il Servizio gestione del richiamato dipartimento, che ha la responsabilità di produrre i titoli di spesa n favore degli enti, passaggio necessario al riconoscimento delle retribuzioni in favore dei lavoratori per l’effettiva attività prestata sul posto di lavoro, opera con una evidente carenza di organico che non può essere sostituito da soggetti esterni operanti presso la cosiddetta “assistenza tecnica”.

Prescindendo dal raddoppio della spesa, provocato dall’inutilizzo del personale regionale pagato comunque, soggetti esterni all’amministrazione regionale non sono abilitati ad emettere i mandati di pagamento e quindi ad entrare nel Sic, piattaforma telematica dove si emettono gli ordinativi di pagamento. Mesi e mesi di parole e gestione opinabile hanno portato a questo stato di cose. Famiglie e lavoratori stremati dai mancati stipendi. Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, deciderà di decidere? Vedremo.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

La perdurante e insostenibile inadempienza retributiva nel settore della formazione professionale, che ha messo in ginocchio gli operatori del settore e le loro famiglie, ha prodotto un fatto concreto. Pronto l’atto di diffida e messa in mora nei confronti dell’assessore regionale per l’istruzione e la formazione professionale, nelli scilabra e del dirigente generale ad interim del dipartimento al ramo, anna rosa corsello. A promuoverlo, da quanto riferitoci da diversi dipendenti della formazione professionale, ambienti sindacali autonomi dalle sigle confederali e dai sindacati firmatari del contratto collettivo della categoria (ccnl/fp).

La perdurante e insostenibile inadempienza retributiva nel settore della formazione professionale, che ha messo in ginocchio gli operatori del settore e le loro famiglie, ha prodotto un fatto concreto. Pronto l’atto di diffida e messa in mora nei confronti dell’assessore regionale per l’istruzione e la formazione professionale, nelli scilabra e del dirigente generale ad interim del dipartimento al ramo, anna rosa corsello. A promuoverlo, da quanto riferitoci da diversi dipendenti della formazione professionale, ambienti sindacali autonomi dalle sigle confederali e dai sindacati firmatari del contratto collettivo della categoria (ccnl/fp).

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]