A belfast obama e gli altri sette nani parleranno di tutto, mentre l'espansionismo cino-indiano e lo stupro dell'amazzonia procederanno indisturbati
G8: il suicidio dell’Occidente continua
A Belfast Obama e gli altri sette nani parleranno di tutto, mentre l’espansionismo cino-indiano e lo stupro dell’Amazzonia procederanno indisturbati
Proteste anti Obama alla vigilia del G8 di Belfast
Ancora un G 8, stavolta a Belfast, nellUlster, Irlanda del Nord, nella terra dove negli ultimi 45 anni sangue cattolico e sangue protestante è scorso a fiumi. Ma ora le genti dellUlster sembrano aver trovato il giusto assestamento: un po perché impressionate dalle tragedie, dai conflitti susseguitisi con agghiacciante sistematicità soprattutto a partire dal 1969; un po perché nel mondo, oggigiorno, cè altro cui pensare. Cè da fare i conti con lespansionismo commerciale, industriale, tecnologico della Cina Popolare e dellIndia: due Paesi nei quali (le cronache parlano chiaro) si può crepare anche per sfinimento da lavoro. Due Nazioni nelle quali galoppa lo sfruttamento dei minori costretti a sgobbare, e senza fiatare, per 10, 12, 14 ore al giorno e in ambienti malsani, fetidi, che farebbero impressione anche a un tintore fiorentino del Trecento
Il problema è questo, cari lettori, care lettrici. Il problema è rappresentato dai ponti doro gettati a beneficio di cinesi e indiani (soprattutto di cinesi) da numerosissimi Stati occidentali, soprattutto dallItalia agitata dalla smania dapparire emancipata, civile, democratica…
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