Si è concluso ieri sera, a palermo, il tour europeo 'apriti sesamo' di franco battiato. Un concerto che resterà nella memoria del pubblico che ha affollato il teatro politeama. Un pubblico di tutte le età: dai venti in su. Volti giovanissimi e signori in cravatta, ragazze in jeans e donne più eleganti.
Battiato a Palermo: “Non vi stancate mai”
Si è concluso ieri sera, a Palermo, il tour europeo ‘Apriti Sesamo’ di Franco Battiato. Un concerto che resterà nella memoria del pubblico che ha affollato il teatro Politeama . Un pubblico di tutte le età: dai venti in su. Volti giovanissimi e signori in cravatta, ragazze in jeans e donne più eleganti.
L’apertura è stata affidata ad una giovane promessa della musica italiana: Giovanni Caccamo, classe 1990 di Modica, di cui a breve uscirà un album prodotto da Battiato. E con ‘L’Indifferenza’, il giovane artista ha rivelato il suo imprinting: testo intenso e musica raffinata.
Accoglienza affettuosa da parte dei palermitani, che si è trasformata in entusiasmo quando sul palco è arrivato Battiato, accompagnato da musicisti del calibro del Nuovo Quartetto Italiano (violini e viole) Simon Tong (chitarra), Carlo Guaitoli (pianoforte) Andrea Torresani (Basso), Giordano Colombo (batteria) e l’insostituibile Angelo Privitera (tastiere).
L’atmosfera si è fatta subito rarefatta: il musicista catanese seduto su un tappeto, alle spalle un megaschermo sulle quali scorrevano belle immagini e colori dai toni meditativi, ha aperto il concerto con brani che toccano le corde della spiritualità: ‘Un irresistibile richiamo’, ‘La polvere del branco’, ‘Caliti junku’, ‘Eri con me’. Pezzi tratti dal suo nuovo album che da il nome al tour- Apriti Sesamo- e il cui titolo è una esortazione ad aprire ‘le porte’ ad una percezione più profonda della realtà.
Pubblico rapito, assorto. Ancora più emozionato sulle note di testi già conosciuti, ma sempre rivolti “all’invisibile carezza”: ‘Lode all’Inviolato’, ‘L’ombra della luce’ e la bellissima ‘Prospettiva Nevsky’. “Non vi stancate mai” ha detto Battiato al termine di questa prima parte. Una esortazione a non abbandonare la faticosa ricerca di verità nascoste agli occhi e alle menti pre-confezionate.
Politeama già caldissimo quando arriva una sequenza da batticuore: ‘Nomadi’, ‘La stagione dellamore’, ‘La cura’, ‘E ti vengo a cercare’. A questo punto le gente comincia a cantare con Battiato ed è ancora un crescendo quando intona le note di ‘Povera Patria’. Applausi sonori sottolineano le frasi più significative di questo testo: “Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni” il verso più acclamato dalla platea.
L’atmosfera a questo punto è corale: al suono di ‘Voglio vederti danzare’, metà teatro si alza dalle comode poltrone e si catapulta sotto il palco a cantare e ballare sulle note delle sue canzoni più famose. Battiato è sorridente, scherza col pubblico. Torna per ben due volte sulla scena, accetta qualche richiesta: ‘Stranizza d’Amuri’ , ‘Centro di gravità’ e così via.
Due ore circa la durata del concerto. Che, anche a Palermo, ha suggellato quel legame ‘speciale’ che il musicista catanese riesce ad instaurare con i suoi fans.
http://youtu.be/zl2gJ_TQmO0