nel parco delletna a causa della mancata adozione dei piani attuativi nelle cosiddette zone c cè il rischio che venga pregiudicato il mantenimento delle attività produttive tradizionali.
Parco dell’Etna, rischio di abbandono per vigneti e frutteti
Nel Parco dellEtna a causa della mancata adozione dei piani attuativi nelle cosiddette Zone C cè il rischio che venga pregiudicato il mantenimento delle attività produttive tradizionali.
A lanciare lallarme è il deputato regionale Gino Ioppolo, primo firmatario di uninterrogazione del Gruppo Lista Musumeci, rivolta allassessore regionale Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, ed a allassessore alle Risorse agricole, Dario Cartabellotta.
I divieti sussistenti – sottolinea Ioppolo – in assenza di questi piani di attuazione, determinano un danno economico e un serio pregiudizio della vocazione turistica dei luoghi, non potendosi dotare di idonee strutture. Infatti, il dato allarmante è il verificarsi del fenomeno dellabbandono dei fondi agricoli (noccioleti, frutteti e vigneti) che fino a qualche tempo addietro si estendevano sino ad alte quote, mentre adesso vengono totalmente abbandonati. (a sinistra, foto tratta dalla vocedell’isola.it)
Nellinterrogazione, il deputato del Gruppo Lista Musumeci chiede urgenti misure, per giungere brevemente alladozione dei necessari strumenti urbanistici ancora mancanti, e iniziative concrete per risolvere la situazione di crisi che conduce allabbandono dei fondi agricoli e che sta provocando un grave pregiudizio alle finalità economico-sociali che la legge istitutiva dei parchi intende invece perseguire. (a destra, foto tratta da solicchiata.it)