Palazzo d’Orleans, il ‘giallo’ delle 20 delibere ‘sparite’

Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione siciliana – cioè del Governo dell’Isola – è una “casa di vetro”, come ha promesso il presidente, Rosario Crocetta, o, al contrario, si nascondono le delibere più importanti approvate dalla Giunta?

Il dubbio, anzi, più di un dubbio, lo lancia il vice capogruppo del Pdl all’Ars, Marco Falcone. E lo fa con una lettera indirizzata proprio al governatore. Dove, numeri alla mano, denuncia la mancata pubblicazione sul sito istituzionale della Regione, di ben 20 delibere adottate dalla Giunta.

“A ogni parlamentare – si legge nella lettera – è demandata la funzione di controllo nei confronti del Governo, attraverso gli atti di sindacato ispettivo quali le interrogazioni, le interpellanze e le mozioni. Sono funzioni ordinate da norme di rango costituzionale che devono essere, sempre, salvaguardate”.

“Purtroppo, negli anni – scrive sempre Falcone – per il Parlamento siciliano esercitare le prerogative del controllo è divenuto sempre più difficile, tanto che nel 2011 è stato approvata dall’Ars una norma, all’interno della legge di stabilità (legge regionale n. 7 del 2011) che, al 1° comma dell’Art. 13 recita: ‘Al fine di garantire la trasparenza della spesa, la Giunta regionale trasmette alla Segreteria generale, entro sette giorni dall’adozione, le delibere per la tempestiva pubblicazione integrale delle stesse sul sito ufficiale della Regione, in un’apposita rubrica facilmente accessibile. La Segreteria generale, con la presente legge, assume l’obbligo di trasferire, in formato digitale, le delibere appena adottate. Le delibere che contengono provvedimenti di spesa o di nomina devono essere poste in particolare evidenza, allegando, in caso di nomine, il curriculum del nominato”.

La legge, aggiungiamo noi, si è rese necessaria perché i presidenti della Regione del passato non ne volevano sapere manco a brodo i rendere pubbliche del delibere adottate dalla Giunta. Tanto che ai vertici della Segreteria di Giunta – un ufficio della presidenza della Regione poi trasformato in dipartimento – accedevano soltanto dirigenti abilissimi a giocare a ‘nascondino’, che prima della legge n. 7 è sempre stato uno degli ‘sport’ preferiti dei presidenti della Regione…

“Mio malgrado, devo costatare che, nonostante questa norma – denuncia il parlamentare del Pdl – ancora oggi ci troviamo a sollecitare continuamente la Segreteria di Giunta per avere informazioni tempestive sui lavori della stessa e copia delle delibere adottate che, ricordo, sono patrimonio della stampa un secondo dopo la loro adozione e, diversamente, vengono messe a disposizione dei parlamentari non prima di un mese dopo”.

Insomma, lascia capire Falcone, a Palazzo d’Orleans, a quanto pare, il ‘vizietto’ di giocare a ‘nascondino’ (o a ‘nascondi la delibera) non è stato sradicato. Anzi.

“Capirà – prosegue nella lettera Falcone – che tale situazione è inaccettabile! Appare sempre più evidente come il ‘Palazzo di vetro’, da Lei, Sig. Presidente, tanto declamato, rischia di divenire sempre più opaco. Ancora oggi, 6 febbraio, notiamo che nel Sito della Regione non sono state pubblicate le delibere numero 11, 16 e 19 del 2013 mentre è stata pubblicata la numero 21/2013 e ci risulta che il Governo, ad oggi, ha deliberato provvedimenti la cui numerazione abbia superato il numero di 40. Dove e quali sono le altre 20 deliberazioni ? Ci chiediamo e Le chiediamo, com’è concepibile, nel tempo ipertecnologico che viviamo, che una delibera venga pubblicata con tanto ritardo?”.

 


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