Muos, scappa Rosario che ti passa la paura…

“L’esperienza – diceva Oscar Wilde – non ha alcun valore etico: è semplicemente il nome che gli uomini danno ai propri errori”. E ne sta commettendo, di errori, il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. Ma quello che ha commesso stamattina, che denota una totale assenza di etica nella sua azione politica, li supera tutti. In volata.

Eh già, perché stamattina il governatore, come vi abbiamo raccontato qui,  era stato invitato a Palazzo Reale, sede dell’Assemblea regionale siciliana, per affrontare tre questioni serie: i problemi che il Muos di Niscemi arrecherà alla salute delle popolazioni che dovrebbero ‘sciropparsi’ le onde elettromagnetiche, i problemi che il Muos arrecherà all’ambiente (quindi alle piante e agli animali) e i problemi che il Muos – sempre ‘lui’ – sta arrecando all’aviazione civile (ancora oggi l’aeroporto civile di Comiso non ha aperto i battenti, con grave nocumento per l’economia siciliana, proprio perché non si capisce fino a che punto sarebbe compatibile con le antenne satellitari che gli americani stanno piazzando a Niscemi).

Che ha fatto il nostro presidente della Regione? E’ scappato. Letteralmente. Crocetta, intimorito dalla sola idea di mettersi contro gli interessi degli americani, ha convocato in fretta e furia una mezza giunta regionale a Catania, dove oggi si festeggia la patrona della città, Sant’Agata. Ma sì, presidente, meglio una passeggiata con la processione, a caccia di voti, piuttosto che occuparsi dei problemi veri della Sicilia. In fondo è andato nella terra dell’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, che per quattro anni ha fatto quello che adesso sta facendo lei: danni e clientele elettorali.

Lombardo, però, ammettiamolo, ha avuto più ‘coraggio’ di lei: il coraggio di approvare il Muos di Niscemi. ‘Ascaro’ fino in fondo con l’ ‘orgoglio’ di esserlo. Lei, invece, presidente Crocetta, non ha nemmeno il coraggio di dire: “Ragazzi, finiamola con ‘sta Autonomia siciliana. Gli americani qui hanno sempre fatto quello che hanno voluto. Con la guerra ‘fredda’ e con la guerra ‘calda’. E pure con la guerra ‘tiepida’. Pensate veramente che io mi metto contro gli americani? Non sono mica Pio La Torre, io…”.

Insomma, presidente Crocetta: lei è un ‘ascaro’ e basta. Senza orgoglio. Con la paura matta che l’ha costretta a ripararsi sotto le sottane di Sant’Agata.

Lei è veramente bravo, presidente Crocetta. E bravi come lei – non a caso li ha scelti lei, insieme con i ‘leoni’ del Pd – sono le due donne ‘coraggio’ che si è portato in giunta: Lucia Borsellino e Mariella Lo Bello. 

La prima – che abbiamo già avuto modo di ‘apprezzare’, da dirigente generale, per la sua ‘assenza’ in occasione dell’incendio di Bellolampo, a Palermo (“Assenza, acuta presenza…” recita
una poesia…) – è riuscita, da assessore regionale alla Salute – a non pronunciare una sola parola sul Muos e sull’elettrodotto di Terna a Pace del Mela. La seconda – da assessore regionale al Territorio e Ambiente – non ha mai pronunciato una parola sul Muos ed è invece riuscita regalarci tanti luoghi comuni sull’elettrodotto che sta sconvolgendo la vita di tanti abitanti della provincia si Messina.

Lei presidente Crocetta, in campagna elettorale, nella sua provincia – Caltanissetta, la provincia dove ricade Niscemi – andava dicendo in giro che, appena eletto, avrebbe bloccato i lavori del Muos. Lo ha anche detto qualche settimana fa. L’ha detto ma non l’ha fatto. E il ‘giorno del giudizio’ è scappato a Catania…

La signora Lo Bello ha detto che avrebbe bloccato i lavori dell’elettrodotto della Valle del Mela: l’ha detto ma non l’ha fatto: in perfetto stile Crocetta: non a caso siete parte dello stesso Governo: un Governo in fuga per non affrontare i problemi.

Un bel Governo regionale, il suo, non c’è che dire! ‘Forte’ e ‘autorevole’. Quello che mancava alla Sicilia dopo le acrobazie clientelari di Lombardo. Lei è veramente un uomo politico ‘coraggioso’, presidente Crocetta. Tutto d’un pezzo. I siciliani sono veramente ‘orgogliosi’ di essere amministrati e, soprattutto, ‘rappresentati’ da lei e da un Governo che scappa, scappa, scappa…

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