leggo sui giornali che la presidenza della regione siciliana, dopo aver licenziato 21 giornalisti, si accingerebbe ad assumerne sei o sette. Mi auguro sia una notizia errata. E tempo di fare chiarezza in materia di uffici stampa degli enti pubblici che dipendono dalla politica, visto che sono pagati con i soldi dei contribuenti.
Fare chiarezza sugli uffici stampa degli enti pubblici legati alla politica
Leggo sui giornali che la presidenza della Regione siciliana, dopo aver licenziato 21 giornalisti, si accingerebbe ad assumerne sei o sette. Mi auguro sia una notizia errata. E tempo di fare chiarezza in materia di uffici stampa degli enti pubblici che dipendono dalla politica, visto che sono pagati con i soldi dei contribuenti.
Lo dice Rosa Vitale, candidata al Parlamento nazionale nelle file di Fermare il Declino, il Movimento politico che fa capo alleconomista, Oscar Giannino.
Intanto – precisa Vitale – negli uffici pubblici a diretta dipendenza della politica dovrebbe essere bandita la parola assunzioni. Questo perché un presidente della Regione, un assessore regionale, un Sindaco o un Presidente di Provincia ha diritto, appena si insedia, a scegliersi un addetto stampa di propria fiducia. Perché il rapporto, tra un politico chiamato ad amministrare la cosa pubblica e i giornalisti non può che essere fiduciario.
Quindi niente assunzioni – dice ancora la candidata del Movimento Fermare il Declino – ma solo contratti e termine. Così come a termine è il mandato di un amministratore pubblico.
E giusto – osserva ancora Rosa Vitale – che un politico scelga e conferisca lincarico a termine a un giornalista di propria fiducia. Nel caso della presidenza della Regione, però, la discrezionalità del presidente della Regione e degli assessori dovrebbe essere ristretta ai cronisti politici. Il mestiere di giornalista è affascinante e difficile per definizione. Ma il mestiere di cronista politico è ancora più difficile perché, oltre a conoscere i meccanismi parlamentari, deve occuparsi di tutto quello di cui si occupa la politica: e cioè di tutto.
Cronista politico non ci si inventa andando per qualche anno dietro a un politico – conclude Rosa Vitale – ma facendo lesatto contrario: e, cioè, raccontando i fatti politici e parlamentari nellinteresse dei cittadini: di quei cittadini che la politica – soprattutto quella siciliana – tende a ignorare, se non a penalizzare. Poiché nella vita di un giornalista nulla si può inventare, perché a fare fede, oltre al suo curriculum, sono i giornali dove ha lavorato e gli articoli che ha scritto (e non i politici che ha incensato!), valuteremo con grande attenzione i giornalisti che verranno chiamati dal Governo della Regione.