Ora che è stato ufficializzato il passaggio della cisl di raffaele bonanni nellagenda monti. Alias partito delle tasse, sarebbe bene prendere le misure anche in sicilia per togliere, anzi, per tagliare le clientele a questi signori.
Formazione, mettere fuori gioco la Cisl siciliana
Ora che è stato ufficializzato il passaggio della Cisl di Raffaele Bonanni nellAgenda Monti. alias Partito delle tasse, sarebbe bene prendere le misure anche in Sicilia per togliere, anzi, per tagliare le clientele a questi signori.
La prima cosa da fare – e ci rivolgiamo al presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, e allassessore regionale alla Formazione professionale, Nelli Scilabra – è mettere in fuori gioco gli Enti e le società che operano nel settore riconducibili alla Cisl.
In effetti, se riflettiamo un attimo, sono stati gli stessi signori della Cisl siciliana, ancor prima di ufficializzare il passaggio nel Partito delle tasse di Monti, ad aprire le ostilità contro lattuale Governo regionale. E lhanno fatto quando lassessore Scabra ha scoperto che, pur avendo erogato ingenti somme agli Enti formativi, questi ultimi – Ial in testa – non avevano pagato il personale.
Beccati con la mani nella marmellata, i vertici della Cisl siciliana sono passati al contrattacco, provando a strumentalizzare i lavoratori contro il Governo. Sono tre i motivi per i quali la Cisl sta provando tuttora a mettere una parte, peraltro esigua,di dipendenti contro il Governo Crocetta.
Primo motivo: lassessore Scilabra, come si conviene d un Governo democratico, ha accettato di parlare direttamente on i lavoratori della Formazione professionale. E sono stati proprio i lavoratori a raccontare allassessore di non aver ricevuto le retribuzioni, nonostante la stessa Regione avesse erogato i fondi agli Enti.
Secondo motivo: sputtanati dagli stessi dipendenti, i vertici della Cisl hanno cercato di riprendere in mano la situazione, provando a strumentalizzare una parte – ripetiamo: esigua – di lavoratori del settore contro il Governo regionale che, invece, è lunico soggetto che sta cercando di tutelare i lavoratori.
Terzo motivo: già da tempo la Cisl si prepara per partecipare alle elezioni politiche nazionali insieme con Monti e Casini nel Partito delle tasse. Anche questo spiega lattacco al Governo Crocetta, che, è noto, sarà accanto a Bersani.
Insomma: ce nè abbastanza per capire che continuare a foraggiare, in Sicilia, i corsi di formazione professionale in quota Cisl è da stupidi. E’ necessario mettere fuori dal sistema la Cisl siciliana, tutelando i lavoratori (facendo molta attenzione a non favorire i sodali della stessa organizzazione sindacale).
Già è fastidioso che questo settore debba essere il pascolo della politica. Ma consentire al Partito delle tasse, e segnatamente alla Cisl sicliana, di continuare a pascolare in questo settore in piena campagna elettorale per le elezioni politiche nazionali ci sembra troppo.
Sarebbe veramente incredibile – per citare solo due esempi – che la Cisl di Palermo e la Cisl di Agrigento – continuino a utilizzare la formazione professionale per sostenere i candidati di Monti!