E' prevedibile il polverone alzato dalla decisione del consiglio di giustizia amministrativa della regione siciliana (cga) in merito al ricorso di secondo grado dell'ecap di caltanissetta. Chiariamo i possibili scenari. E per farlo partiamo dal fatto che ad oggi non si conosce il dispositivo dell'ordinanza del cga.
Formazione, gli scenari possibili dopo il pronunciamento del Cga
E’ prevedibile il polverone alzato dalla decisione del Consiglio di giustizia amministrativa della Regione siciliana (Cga) in merito al ricorso di secondo grado dell’Ecap di Caltanissetta. Chiariamo i possibili scenari. E per farlo partiamo dal fatto che ad oggi non si conosce il dispositivo dell’ordinanza del Cga.
Da indiscrezioni assunte, pare che stamattina il legale dell’Ecap si sia recato invano presso gli uffici del Consiglio di giustizia amministrativa per acquisire copia dell’ordinanza. Ma, al di la’ di questo aspetto, va detto che l’Ecap, nel ricorso, ha chiesto l’annullamento dell’Avviso 20/2011 per vizio procedurale e, in subordine, la riammissione nella graduatoria di Caltanissetta.
Stante a queste informazioni, il Tribunale amministrativo regionale (Tar) dovrebbe dare seguito a quanto deciso dal Cga, delineando uno dei possibili scenari: annullamento dell’Avviso 20/2011 o riammissione dellEcap nella graduatoria di Caltanissetta. Nel primo caso l’impatto sociale sul sistema sarebbe devastante per gli effetti. Intanto si arresterebbero le attività in corso, i dipendenti rimarrebbero privi di copertura economica e gli Enti costretti a bloccare tutti i contratti in essere. Uno scenario che non auspichiamo. Nel secondo caso l’Ecap dovrebbe essere riammesso utilmente in graduatoria.
Da quanto ci viene riferito, parrebbe che lex dirigente generale del dipartimento per l’Istruzione e la Formazione professionale, Ludovico Albert, abbia appostato la somma occorrente al finanziamento totale dei progetti formativi presentati a valere sull’Avviso 20/2011 dall’Ecap di Caltanissetta. Una brutta storia, questa, che se sommata alla recente visita in Sicilia dei funzionale dell’ufficio antifrode dell’Unione Europea (Olaf) non aiuta a costruire un clima disteso intorno alla valutazione e controllo delle procedure attivate per il bando triennale da circa un miliardo di euro.
Per un approfondimento della vicenda e per la misurazione del reale impatto sul sistema formativo, con la dovuta cautela che al caso impone, attendiamo di conoscere, nelle prossime ore, il contenuto del dispositivo del Cga.