I libri antichi dell’Ars? Nei magazzini…

I libri e gli alti burocrati dell’Ars sono ‘inversamente proporzionali’? Nel senso che i primi sono incompatibili con i secondi?

Il dubbio conquista le menti leggendo quello che Pino Apprendi, il già parlamentare dell’Ars, ha scoperto a proposito della biblioteca del Parlamento siciliano.   (a sinistra, foto tratta da anticolibro.com) 

“Ho appreso che durante la pausa estiva – scrive Apprendi in una lettera indirizzata alle varie autorità dell’Assemblea regionale siciliana, con in testa il segretario generale, Giovanni Tomasello – la parte più consistente del patrimonio della biblioteca dell’Ars, compresa, per intero, la ricchissima emeroteca, è stata trasferita a Bagheria presso i magazzini della AD Archiviazione e Digitalizzazione Service, con cui l’Ars ha siglato un contratto di locazione e custodia”.

“Non dubito che provvedimenti così radicali – si legge sempre nella lettera di Apprendi – siano stati adottati per soddisfare pressanti esigenze di sicurezza, e tuttavia contesto, in primo luogo, l’irritualità di un procedimento, che ha, di fatto, omesso di consultare preventivamente l’organo che, per Regolamento, ha titolo ad occuparsi della Biblioteca, vale a dire la Commissione di vigilanza, nonché la Direzione stessa della Biblioteca”.

“Come componente della Commissione e come cittadino – sottolinea sempre l’esponente del Pd – ritengo inaccettabile che il progetto relativo alla prestigiosa biblioteca dell’Ars si riduca, nella comunicazione del Segretario Generale, ad una mera dichiarazione di intenti”.

A questo punto, Apprendi cita una lettera degli alti vertici dell’Ars: “In avvenire – scrivono gli alti burocrati – la destinazione definitiva del suddetto materiale dovrebbe essere il palazzo dei Ministeri borbonici non appena saranno realizzati i lavori di rifunzionalizzazione del medesimo”. Insomma, per i burocrati, i libri diventano “il suddetto materiale”.

Il linguaggio – e soprattutto il metodo seguito – non piace ad Apprendi: “Tanto più – insiste il dirigente del Pd -che il palazzo in questione (cioè il palazzo dei Ministeri borbonici) attende di essere ‘rifunzionalizzato’ da oltre 25 anni”.

Insomma, diciamolo: all’alta burocrazia dell’Ars servivano i locali, supponiamo per motivazioni ‘nobili’, e la prima cosa che hanno deciso di ‘sbolognare’ sono stati i libri. Ed è anche logico: se c’è una cosa che, nella passata legislatura, a tutti i livelli, c’entrava poco o nulla con il vecchio Governo, con la vecchia Ars e con l’alta burocrazia della stessa Assemblea regionale siciliana, ebbene, questa era la lettura di libri. E si è visto!

Detto questo, Apprendi pone alcune domande:

“In qualità di componente della Commissione di vigilanza chiedo pertanto di sapere:

perché non si è presa in considerazione l’ipotesi che il patrimonio della biblioteca torni nei locali del Rimessone, una volta che sia stata portata a termine la “manutenzione straordinaria strutturale del Palazzo”;

come si intende utilizzare lo spazio sottratto alla biblioteca e chi ha deciso la destinazione degli spazi e le priorità;

perché, trattandosi con ogni evidenza di un trasferimento a tempo indeterminato, non si è ricercata una collaborazione a livello istituzionale per offrire alla biblioteca una sede adeguata e all’utenza servizi tempestivi”.

Domande pericolose (soprattutto la prima): forse Apprendi vorrebbe trasformare l’Ars in un ‘covo di intellettuali sediziosi’? 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]