Palermo, tutti i soldi spesi dal Comune per gli affitti

C’è la consapevolezza, nella società e nella politica siciliana, che i soldi di un tempo sono finiti? E’ chiaro o no che la Regione siciliana, con oltre 6 miliardi di euro di ‘buco’ (ma a quanto pare il ‘buco’ potrebbe essere molto più grande), è praticamente falita e che il dissesto non viene dichiarato per questioni di tenuta istituzionale? A Palermo si ha contezza che il Comune lasciato in ‘eredità’ da Diego Camerata a Leoluca Orlando è in condizioni finanziarie che definire disastrose è poco?

Secondo noi, in Sicilia – e in particolare nel capoluogo dell’Isola – non c’è la consapevolezza che si è chiusa un’èra. A dimostralo sono alcuni dati del Peg, il Piano esecutivo di gestione del Comune di Palermo. E’ interessante esaminare la tabella dei fitti passivi, ovvero degli affitti che l’amministrazione comunale paga per l’affitto di immobili.

Quello che salta subito agli occhi è l’opacità del documento. Ogni anno il Comune pende oltre 15 milioni di euro per beni immobili in affitto. E in un documento ufficiale presentato in Consiglio comunale ci sono sì le cifre che il Comune paga, ci sono i beni presi in affitto, ma non ci sono i nomi di coloro i quali percepiscono i soldi che il Comune paga per l’affitto di tal beni immobili. Cominciamo a scorrere l’elenco.

– 30 mila euro all’anno per la postazione anagrafica nel quartiere Noce della città;

– 35 mila euro per la postazione anagrafica di Altarello di Baida;

– 19 mila euro per la postazione anagrafica di Sferracavallo;

– quasi 39 mila euro per la postazione anagrafica di Pallavicino;

– 52 mila euro postazione anagrafica ad Uditore;

– oltre 65 mila euro per l’affitto della sede della 3° Circoscrizione;

– oltre 82 mila euro per l’affitto della 7° Circoscrizione;

– oltre 74 mila euro per l’affitto dell’8° Circoscrizione;

– oltre 261mila euro per l’affitto di 72 alloggi in via Attinelli (non si specifica chi li utilizza);

– quasi 285 mila euro per un magazzino comunale (non si capisce chi lo utilizza);

– quasi 30 mila euro per “spese accessorie del personale” (quale personale?);

– quasi 372 mila euro per la dizione “Pubblica istruzione”, supponiamo – ma non c’è scritto – locali in affitto;

– oltre 10 mila euro per “Servizi sociali territoriali”;

– quasi 81 mila euro per “archi comunali” (sono gli archi ccon i quali si scagliano le frecce? o gli archi di costrizioni architettoniche? ma…);

– altro 189 mila euro di indefiniti “lavori pubblici”;

– ecco un ‘boccone’ da 517 mila euro: “Indennità di occupazione comprese spese accessorie – Manutenzioni, utilizzo di beni di terzi”;

– quasi 515 mila euro per il servizio anagrafe (on è un po’ caro questo affitto per un anno?);

– oltre 468 mila euro per “spese accessorie statistica” (ma che significa?);

– ecco un mille e 870 euro per un indefinito “affitto” (qualche amico?);

– a questo punto rimaniamo stupiti: quasi 267 mila euro per “Fitto di immobile di via Garibaldi di proprietà della società Aragona srl da adibire a sede del settore risorse umane”: in questo caso c’è il nome del soggetto che percepisce l’affitto;

– poi di nuovo il buio: 310 mila euro per un fitto misterioso;

– ecco un ‘boccone’ da 774 mila euro e rotti: “Spese condominiali afferenti immobili di proprietà comunale o in cui il Comune è in comunione”: veramente divertente…

– 400 mila euro tondi tondi per “Spese condominiali afferenti immobili di proprietà comunale a carico dei conduttori inadempienti”;

– 421 mila euro per l’affitto del locale dove ha sede il Giudice di pace;

– più quasi 100 mila euro sempre per l’ufficio del Giudice di pace, sezione penale;

– oltre 207 mila euro per “indennità di occupazione …alloggi via Brigata Aosta”;

– oltre 642 mila euro per fitto passivo di “Polizia locale”;

– ecco un ‘boccone’ enorme: 3ilioni e 122 mila euro circa per affitto di scuole medie;

– un altro milione e 700 mila euro per affitti di scuole medie;

– oltre 2 milioni e 358 mila euro per l’affitto di scuole elementari, materne, comunali e statali;

– altri 600 mila euro (e rotti) ancora pe rl’affitto di scuole elementari;

– altri 200 mila euro circa per scuole materne regionali;

– quasi 30 mila euro per una locazione misteriosa;

– idem per altri 8 mila e 300 euro;

– idem per altri mille e 700 euro;

– altri 16 mila 3 600 euro vanno per le “risorse umane” (molto umane…);

– altri 83 mila euro per scuole medie e materne regionali;

– poi il solito ‘mistero’ da 3 mila e 600 euro;

– 48 mila euro con abbondanza di indicazioni: “ufficio contr, e sport – uff. coll.- unep – De. VIII, III Circ. – Uff. Proc.”:

– quasi 73 mila euro per i locali de Teatro di Verdura;

– 250 mila euro per l’ufficio di collocamento;

– 226 mila euro per uffici Procura;

– 35 mila euro circa per uffici giudiziari;

– altri 32 mila euro per uffici giudiziari;

– 385 mila euro per il fitto della Fondazione Teatro Massimo;

– quasi 3 mila euro per il ponte radio corpo municipale;

– 75 mila euro per un fitto senza specificazione;

– 434 euro per un impianto sportivo ad Altarello26 mila euro per il centro anziani Villa Tasca;

– 223 mila euro per la Polizia urbana.

 

Considerazioni finali.

Questa è l’eredità che l’amministrazione Cammarata ha lasciato all’attuale giunta Orlando. Un’eredità che, a nostro avviso, va cambiata. A cominciare dalla chiarezza espositiva: non si può non conoscere i nomi dei soggetti che percepiscono soldi dal Comune.

Poi c’è la qualità degli interventi da effettuare: non è pensabile, infatti, che si detengano in locazione edifici privati per le scuole e per gli uffici pubblici quando lo stesso Comune ha a disposizione tanti immobili e quando sono disponibili gli immobili confiscati alla mafia.

 


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