Bolzano: 50 euro di rimborso a chi non viene visitato dalla sanità pubblica entro 60 giorni

Anche in Italia ci sono strutture sanitarie pubbliche che lavorano nell’interesse dei cittadini. Succede a Bolzano, Provincia Autonoma. Dopo aver stabilito che, per ottenere una prestazione sanitaria non urgente, il paziente non dovrà attendere più di 60 giorni, la Giunta della Provincia di Bolzano ha introdotto un rimborso di 50 euro al cittadino che si rivolgerà a uno specialista privato quando i tempi di prenotazione fissati non saranno stati rispettati.

Ve l’immaginate la Regione siciliana – non certo meno autonoma della Provincia di Bolzano – che rimborsa i cittadini siciliani che non sono riusciti a farsi visitare da una struttura pubblica entro 60 giorni? La nostra Regione, che è già mezza fallita, andrebbe in default nel giro di un paio di settimane. (in alto, foto tratta da provinz.bz.it)

Com’è lontana la sanità pubblica siciliana dai parametri dei Paesi e delle città civili! Nella nostra disastrata Isola i cittadini per poter usufruire di prestazioni sanitarie non urgenti aspettano mesi e, talvolta, dovrebbero aspettare uno o due anni! E il bello è che non gliene frega niente a nessuno.

La verità, inutile che ci giriamo attorno, è che la sanità pubblica siciliana è costruita attorno ai ladri. Speculare sul bisogno, nella nostra Regione ‘Autonoma’, è la regola. Ci sono, infatti, analisi cliniche ‘non urgenti’ che debbono essere effettuate entro un mese o due al massimo. E non uno o due anni!

Che significa questo? Semplice: che in Sicilia chi non è ‘raccomandato’ con il complicato mondo della medicina è costretto a pagare fior di quattrini per certi esami ‘non urgenti’, non potendo, ovviamente, aspettare sei mesi-un anno. Questi sono fatti oggettivi. Incontestabili.

Che la sanità siciliana sia stata costruita attorno ai ladri viene fuori anche dalla relazione che, la scorsa settimana, la Corte dei Conti ha presentato al Parlamento nazionale. C’è un dato, infatti, che dovrebbe fare riflettere. La magistratura contabile segnala un’impressionante crescita delle risorse finanziarie destinate agli acquisti da parte delle strutture sanitarie pubbliche.

Ora, chi si è occupato di sanità pubblica in Sicilia – avendo magari raccolto le testimonianze dei medici che operano nelle strutture pubbliche – sa che non c’è reparto degli ospedali pubblici della nostra Isola dove non si lamenti la carenza di materiale sanitario (dalle siringhe alle bende, dalle barelle alle coperte fino ai medicinali). Un cardiologo, qualche tempo fa, ci ha confessato la sua disperazione, perché costretto a lavorare con materiale scadente che mette in pericolo la salute dei pazienti.

Ecco il paradosso: negli ospedali pubblici siciliani manca di tutto e, spesso, i materiali, quando ci sono, sono pure scadenti. Eppure – come scrivono i magistrati della Corte dei Conti – le spese per gli acquisti crescono a dismisura. E’ così difficile fare due più due? Siamo o non siamo davanti ad acquisti con le ‘creste’?

Intanto nei Paesi civili, magari là dove l’Autonomia è una cosa seria – e tra queste realtà non c’è purtroppo la Sicilia ‘Autonoma’ – si lavora nell’interesse dei cittadini. Spiega in una nota il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder: ”Se in futuro i tempi di attesa saranno superiori ai 60 giorni in tutte le strutture disponibili (ambulatorio specialistico dell’ospedale, distretto) e anche negli ambulatori specialistici di due comprensori sanitari confinanti, l’Azienda ricorrerà alle prestazioni sanitarie esterne e rimborserà i costi di trattamento del paziente”. (sopra, foto tratta da annoeuropeo.wordpress.com)

Insomma: nella Provincia di Bolzano, tra qualche tempo, chi non riuscirà a farsi visitare da una struttura sanitaria pubblica si recherà dallo specialista privato senza pagare un centesimo di euro. Mentre in Sicilia…

 

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Anche in italia ci sono strutture sanitarie pubbliche che lavorano nell’interesse dei cittadini. Succede a bolzano, provincia autonoma. Dopo aver stabilito che, per ottenere una prestazione sanitaria non urgente, il paziente non dovrà attendere più di 60 giorni, la giunta della provincia di bolzano ha introdotto un rimborso di 50 euro al cittadino che si rivolgerà a uno specialista privato quando i tempi di prenotazione fissati non saranno stati rispettati.

Anche in italia ci sono strutture sanitarie pubbliche che lavorano nell’interesse dei cittadini. Succede a bolzano, provincia autonoma. Dopo aver stabilito che, per ottenere una prestazione sanitaria non urgente, il paziente non dovrà attendere più di 60 giorni, la giunta della provincia di bolzano ha introdotto un rimborso di 50 euro al cittadino che si rivolgerà a uno specialista privato quando i tempi di prenotazione fissati non saranno stati rispettati.

Anche in italia ci sono strutture sanitarie pubbliche che lavorano nell’interesse dei cittadini. Succede a bolzano, provincia autonoma. Dopo aver stabilito che, per ottenere una prestazione sanitaria non urgente, il paziente non dovrà attendere più di 60 giorni, la giunta della provincia di bolzano ha introdotto un rimborso di 50 euro al cittadino che si rivolgerà a uno specialista privato quando i tempi di prenotazione fissati non saranno stati rispettati.

Anche in italia ci sono strutture sanitarie pubbliche che lavorano nell’interesse dei cittadini. Succede a bolzano, provincia autonoma. Dopo aver stabilito che, per ottenere una prestazione sanitaria non urgente, il paziente non dovrà attendere più di 60 giorni, la giunta della provincia di bolzano ha introdotto un rimborso di 50 euro al cittadino che si rivolgerà a uno specialista privato quando i tempi di prenotazione fissati non saranno stati rispettati.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]