- se si votasse oggi, quasi 2 milioni di elettori siciliani resterebbero a casa: a più di un mese dall'apertura delle urne. Lo rileva un sondaggio demopolis. L'area del "non voto" (43%) e dell'indecisione (900 mila elettori) assume oggi nell'isola una dimensione che non ha riscontri nell'ultimo decennio. E' uno dei dati del barometro politico sulle elezioni regionali presentati dal direttore pietro vento nel corso del programma televisivo tiro incrociato, condotto su antenna sicilia da michela giuffrida. "la fluidità del consenso elettorale - ha affermato il direttore dell'istituto demopolis pietro vento - risulta oggi in sicilia senza precedenti: un voto liquido, soggetto ad ampia variabilità, che rende la competizione di fine ottobre del tutto aperta e densa di incognite per l'intera classe politica regionale"
In Sicilia vince il non voto
– Se si votasse oggi, quasi 2 milioni di elettori siciliani resterebbero a casa: a più di un mese dall’apertura delle urne. Lo rileva un sondaggio Demopolis. L’area del “non voto” (43%) e dell’indecisione (900 mila elettori) assume oggi nell’Isola una dimensione che non ha riscontri nell’ultimo decennio. E’ uno dei dati del Barometro Politico sulle Elezioni Regionali presentati dal direttore Pietro Vento nel corso del programma televisivo Tiro Incrociato, condotto su Antenna Sicilia da Michela Giuffrida. “La fluidità del consenso elettorale – ha affermato il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – risulta oggi in Sicilia senza precedenti: un voto liquido, soggetto ad ampia variabilità, che rende la competizione di fine ottobre del tutto aperta e densa di incognite per l’intera classe politica regionale”