Domani mattina, come raccontiamo in altra parte del giornale, cento sindaco siciliani, movimento civici ed esponenti politici di vari partiti manifesteranno, a palermo, davanti la sede dell'assemblea regionale siciliana, per sollecitare il il parlamento dell'isola ad approvare il disegno di legge che ripubblicizza la gestione dell'acqua.
Mangano: “L’acqua non è un bene privato”
Domani mattina, come raccontiamo in altra parte del giornale, cento sindaco siciliani, movimento civici ed esponenti politici di vari partiti manifesteranno, a Palermo, davanti la sede dell’Assemblea regionale siciliana, per sollecitare il il parlamento dell’isola ad approvare il disegno di legge che ripubblicizza la gestione dell’acqua.
Ricordiamo che nel nostro Paese è già stato celebrato un referendum popolare, che si è espresso a grande maggioranza per il ritorno alla gestione pubblica dell’acqua. Solo che in Sicilia il Governo regionale retto da Raffaele Lombardo, appoggiato fino ad oggi dal Pd, ha fatto finta di nulla. Idem l’Assemblea regionale, che si è limitata a mettere all’elaborazione di un disegno di legge che non è mai stato discusso. Da qui la manifestazione di protesta di domani.
“Domani mattina – afferma il consigliere comunale di Palermo, dellItalia dei valori, Alberto Mangano – sarò presente alla manifestazione promossa da ‘Unaltra storia’ e dagli altri movimenti civici, davanti alla sede dellArs, in difesa dellacqua, bene pubblico primario, per chiedere che sia rispettato il volere dei cittadini dopo lesito favorevole del referendum nazionale del giugno dello scorso anno. Il presidente Lombardo e i deputati regionali – continua Mangano – non hanno ancora approvato il disegno di legge, già depositato in Aula, per sbloccare la ripubblicizzazione del servizio idrico. Confidiamo quindi che la legge sia varata nel più breve tempo possibile. Solleciterò il consiglio comunale di Palermo – conclude il consigliere dellIdv – affinchè si adoperi tempestivamente per restituire ai cittadini il servizio idrico come bene comune sottratto alle logiche del mercato e del profitto privato”.