Nel giorno in cui da roma arriva il via libera per l'erogazione di 10 milioni che serviranno, a malapena, a pagare lo stipendio per due mesi ai mille e 800 e passa dipendenti della gesip (a proposito, ma che ne sarà dopo il 30 giugno della gesip? nessuno risponde) scoppia la polemica sulla riorganizzazione del personale del comune di palermo avviata, guarda caso, a qualche giorno dal voto, dal commissario straordinario del comune di palermo, prefetto silvia latella.
Comune di Palermo, ‘blitz’ del commissario Latella, azzerato l’ufficio del Centro storico
Nel giorno in cui da Roma arriva il via libera per l’erogazione di 10 milioni che serviranno, a malapena, a pagare lo stipendio per due mesi ai mille e 800 e passa dipendenti della Gesip (a proposito, ma che ne sarà dopo il 30 giugno della Gesip? nessuno risponde) scoppia la polemica sulla riorganizzazione del personale del Comune di Palermo avviata, guarda caso, a qualche giorno dal voto, dal commissario straordinario del Comune di Palermo, Prefetto Silvia Latella.
A dare fuoco alle polvero è il consigliere comunale Alberto Mangano che, in un comunicato, scrive: Alcuni giorni fa il commissario straordinario, dottoressa Latella ha emanato una delibera con la quale si prevede la riorganizzazione del personale e dei servizi del Comune. Sono meravigliato di questo provvedimento che ritengo inopportuno per la tempistica con la quale è stato attuato a pochi giorni dalle elezioni. Che cosa ha spinto il Commissario Latella a intraprendere questa rivoluzione allinterno degli uffici comunali? Chi sono gli eventuali suggeritori di questo provvedimento?”.
A queste domande prova a rispondere lo stesso Mangano, che in questa competizione elettorale è candidato, naturalmente al Consiglio comunale, nella lista di Italia dei valori. Mangano parla di “una mano neanche troppo velata” che si sarebbe “preoccupata di garantire il riposizionamento di una dirigenza che sicuramente non è immune da responsabilità nella precedente gestione Cammarata (Diego Cammarata, ex sindaco di Palermo ndr)”. Questa “mano” sarebbe più burocratica che politica, nel senso che potrebbero essere stati gli stessi burocrati del Comune, legati all’ex sindaco Cammarata, a tirare la giacca alla commissaria Latella.
A questo punto, un’altra notizia: “In questo contesto – prosegue Mangano – pare assolutamente illegittimo, in quanto viola una norma di legge regionale l’eliminazione dellufficio del Centro storico, che viene a perdere la sua funzione primaria di governo del processo di risanamento, ancora lontano da essere completato. Il commissario Latella avrebbe dovuto interessarsi di ben altri problemi che in questo momento affliggono la città. Il riordino degli uffici e dei servizi invece non è un compito che le spetta”.
In pratica, il commissario straordinario – d’accordo con i burocrati ‘valorizzati’ dall’ex sindaco, Cammarata, avrebbero, di fatto, ‘cassato’ l’ufficio del Centro storico del Comune all’insegna, a quanto si dice, del risparmio. L’ufficio del Centro storico sarebbe stato inglobato nell’Urbanistica. Una ‘mossa’ tutta ancora da capire, perché un ‘passaggio’ amministrativo d’indirizzo così delicato, in una democrazia, dovrebbe spettare a chi è democraticamente eletto e non a un commissario.
Insomma, la ‘Prefettessa’ Latella, che sembrava ‘buona’, è invece un poco ‘biricchina’. “Con la nomina del nuovo sindaco – conclude Mangano – sarà allora opportuno riazzerare tutto quanto e provvedere affinché la ‘macchina’ comunale possa essere funzionale ai compiti gravosi che laspettano e non perché cè qualcuno che, dietro le quinte, vuole cavalcare londa del cambiamento.
Foto di Silvia Latella tratta da news.vibonesiamo.it
Foto di Diego Cammarata tratta da rete.comuni-italiani.it