Padre Sorge: a Palermo la politica è morta

“I referendum del giugno 2011 hanno fatto intravvedere la luce in fondo al tunnel, perché i cittadini non hanno votato per la destra o per la sinistra, ma hanno scelto dei valori: dall’acqua pubblica all’uguaglianza di tutti davanti alla legge”. “Lo stesso avviene con il governo Monti, che non rappresenta istanze di destra o di sinistra, ma un programma concreto, a cui i cittadini possono dire si o no”. “Quello che vediamo invece alle amministrative di Palermo, con la frammentazione all’interno dei vari partiti è il colpo di coda di una politica ormai morta”. Lo dice padre Bartolomeo Sorge, per anni direttore del Centro studi dei Gesuiti di Palermo, intervistato da Alessandro Forlani per Gr Parlamento. “Ormai –prosegue Sorge- la storia ci obbliga a percorrere una strada, che non abbiamo avuto il coraggio di seguire profeticamente in passato, al tempo della cosiddetta primavera di Palermo, quando tra 1987 e 1990, la città fu guidata da una giunta aperta alle istanze della società civile”. “Allora Leoluca Orlando commise l’errore di trasformare quell’esperienza in un partito, facendosi trascinare nelle lotte per le candidature, i seggi e le alleanze, tipiche della vecchia politica”. “I movimenti cattolici devono indicare, alla luce dei valori cristiani, modelli concreti, che rispondano ai problemi nati con la globalizzazione”. “Se sapessi come fare, girerei l’Italia in lungo e in largo; posso solo dire che ci vogliono persone ed idee nuove”.

“L’aggregazione dei cattolici in un partito appartiene al passato, all’epoca ciòè delle ideologie, quando per un cristiano era un problema votare per un partito marxista o liberale”. “Oggi nel tempo della globalizzazione i partiti ideologici sono in crisi; i partiti rappresentati nel nostro parlamento sono morti che camminano”. “Monti, con il suo governo, incarna invece alla perfezione questa politica postideologica; nel suo esecutivo i cattolici possono confrontarsi con i non cattolici sui problemi concreti del paese ed indicare delle soluzioni”. “L’idea emersa a Todi è giusta, a patto che non si torni alla forma partito”. “Bisogna creare una nuova classe dirigente, educare alla politica e proporre valori e progetti adeguati ad una società pluralista, che non è più quella di vent’anni fa”. “Purtroppo in questi ultimi anni le gerarchie ecclesiastiche hanno fatto tutto in prima persona e questo è fuori dalla storia”.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

“i referendum del giugno 2011 hanno fatto intravvedere la luce in fondo al tunnel, perché i cittadini non hanno votato per la destra o per la sinistra, ma hanno scelto dei valori: dall’acqua pubblica all’uguaglianza di tutti davanti alla legge”. “lo stesso avviene con il governo monti, che non rappresenta istanze di destra o di sinistra, ma un programma concreto, a cui i cittadini possono dire si o no”. “quello che vediamo invece alle amministrative di palermo, con la frammentazione all’interno dei vari partiti è il colpo di coda di una politica ormai morta”. Lo dice padre bartolomeo sorge, per anni direttore del centro studi dei gesuiti di palermo, intervistato da alessandro forlani per gr parlamento. “ormai –prosegue sorge- la storia ci obbliga a percorrere una strada, che non abbiamo avuto il coraggio di seguire profeticamente in passato, al tempo della cosiddetta primavera di palermo, quando tra 1987 e 1990, la città fu guidata da una giunta aperta alle istanze della società civile”. “allora leoluca orlando commise l’errore di trasformare quell’esperienza in un partito, facendosi trascinare nelle lotte per le candidature, i seggi e le alleanze, tipiche della vecchia politica”. “i movimenti cattolici devono indicare, alla luce dei valori cristiani, modelli concreti, che rispondano ai problemi nati con la globalizzazione”. “se sapessi come fare, girerei l’italia in lungo e in largo; posso solo dire che ci vogliono persone ed idee nuove”.

“i referendum del giugno 2011 hanno fatto intravvedere la luce in fondo al tunnel, perché i cittadini non hanno votato per la destra o per la sinistra, ma hanno scelto dei valori: dall’acqua pubblica all’uguaglianza di tutti davanti alla legge”. “lo stesso avviene con il governo monti, che non rappresenta istanze di destra o di sinistra, ma un programma concreto, a cui i cittadini possono dire si o no”. “quello che vediamo invece alle amministrative di palermo, con la frammentazione all’interno dei vari partiti è il colpo di coda di una politica ormai morta”. Lo dice padre bartolomeo sorge, per anni direttore del centro studi dei gesuiti di palermo, intervistato da alessandro forlani per gr parlamento. “ormai –prosegue sorge- la storia ci obbliga a percorrere una strada, che non abbiamo avuto il coraggio di seguire profeticamente in passato, al tempo della cosiddetta primavera di palermo, quando tra 1987 e 1990, la città fu guidata da una giunta aperta alle istanze della società civile”. “allora leoluca orlando commise l’errore di trasformare quell’esperienza in un partito, facendosi trascinare nelle lotte per le candidature, i seggi e le alleanze, tipiche della vecchia politica”. “i movimenti cattolici devono indicare, alla luce dei valori cristiani, modelli concreti, che rispondano ai problemi nati con la globalizzazione”. “se sapessi come fare, girerei l’italia in lungo e in largo; posso solo dire che ci vogliono persone ed idee nuove”.

“i referendum del giugno 2011 hanno fatto intravvedere la luce in fondo al tunnel, perché i cittadini non hanno votato per la destra o per la sinistra, ma hanno scelto dei valori: dall’acqua pubblica all’uguaglianza di tutti davanti alla legge”. “lo stesso avviene con il governo monti, che non rappresenta istanze di destra o di sinistra, ma un programma concreto, a cui i cittadini possono dire si o no”. “quello che vediamo invece alle amministrative di palermo, con la frammentazione all’interno dei vari partiti è il colpo di coda di una politica ormai morta”. Lo dice padre bartolomeo sorge, per anni direttore del centro studi dei gesuiti di palermo, intervistato da alessandro forlani per gr parlamento. “ormai –prosegue sorge- la storia ci obbliga a percorrere una strada, che non abbiamo avuto il coraggio di seguire profeticamente in passato, al tempo della cosiddetta primavera di palermo, quando tra 1987 e 1990, la città fu guidata da una giunta aperta alle istanze della società civile”. “allora leoluca orlando commise l’errore di trasformare quell’esperienza in un partito, facendosi trascinare nelle lotte per le candidature, i seggi e le alleanze, tipiche della vecchia politica”. “i movimenti cattolici devono indicare, alla luce dei valori cristiani, modelli concreti, che rispondano ai problemi nati con la globalizzazione”. “se sapessi come fare, girerei l’italia in lungo e in largo; posso solo dire che ci vogliono persone ed idee nuove”.

“i referendum del giugno 2011 hanno fatto intravvedere la luce in fondo al tunnel, perché i cittadini non hanno votato per la destra o per la sinistra, ma hanno scelto dei valori: dall’acqua pubblica all’uguaglianza di tutti davanti alla legge”. “lo stesso avviene con il governo monti, che non rappresenta istanze di destra o di sinistra, ma un programma concreto, a cui i cittadini possono dire si o no”. “quello che vediamo invece alle amministrative di palermo, con la frammentazione all’interno dei vari partiti è il colpo di coda di una politica ormai morta”. Lo dice padre bartolomeo sorge, per anni direttore del centro studi dei gesuiti di palermo, intervistato da alessandro forlani per gr parlamento. “ormai –prosegue sorge- la storia ci obbliga a percorrere una strada, che non abbiamo avuto il coraggio di seguire profeticamente in passato, al tempo della cosiddetta primavera di palermo, quando tra 1987 e 1990, la città fu guidata da una giunta aperta alle istanze della società civile”. “allora leoluca orlando commise l’errore di trasformare quell’esperienza in un partito, facendosi trascinare nelle lotte per le candidature, i seggi e le alleanze, tipiche della vecchia politica”. “i movimenti cattolici devono indicare, alla luce dei valori cristiani, modelli concreti, che rispondano ai problemi nati con la globalizzazione”. “se sapessi come fare, girerei l’italia in lungo e in largo; posso solo dire che ci vogliono persone ed idee nuove”.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]