L'ennesimo incontro tra lavoratori, presidenza e diocesi non ha portato a un accordo tra le parti. «La proposta dell'azienda di pagare tre mensilità a dicembre è stata accettata da Cgil Cisl e Uil, ma non da noi che siamo il maggiore sindacato all'interno di Oda», afferma il sindacalista di Usb Corrado Tabbita Siena. Lunedì nuovo incontro tra i lavoratori
Oda, ieri nuovo incontro in prefettura Usb: «Amarezza, proposte inaccettabili»
«Definirei l’esito dell’incontro con due parole: amarezza incredibile». Questo il commento del sindacalista Corrado Tabbita Siena dell’Usb – Unione sindacale di base -, riguardo all’esito dell’ennesimo incontro tenutosi ieri in prefettura tra i lavoratori dell’oda – Opera diocesana di assistenza – e i vertici aziendali. Al termine dell’incontro «Cgil Cisl e Uil hanno accettato la proposta della presidenza dell’azienda, ovvero quella di pagare il mese di luglio a ottobre, e in sostanza di far slittare il resto dei pagamenti a dicembre, col pagamento del quarto trimestre 2014 da parte dell’Asp», afferma il sindacalista. Che ribadisce: «L’Asp ha dimostrato ancora una volta che non c’entra, il problema sono i debiti dell’Oda con i fornitori. Ma non possono essere i lavoratori a doversene fare carico, e quindi lunedì faremo una nuova assemblea per ribadire che riteniamo la nuova proposta inaccettabile», spiega Tabbita Siena.
«Noi siamo il sindacato con la maggiore rappresentanza all’interno dell’Oda, e la nostra proposta era quella di restare indietro solo di un mese con i pagamenti – continua Tabbita Siena – E per pagare i forntiori potrebbe farsi garante la diocesi. Ma il vescovo, che ha la responsabilità di tutto in quanto nomina il consiglio di amministrazione, non ci ha preso in considerazione», conclude il sindacalista.