Catania dice addio alla sede locale del Tar L’ufficio verrà soppresso dal primo ottobre

Dal primo ottobre Catania non avrà più la sua sede staccata del Tribunale amministrativo regionale. La decisione è arrivata oggi, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale. «A decorrere dal 1° ottobre 2014 sono soppresse le sezioni staccate di tribunale amministrativo regionale, ad eccezione della sezione autonoma per la Provincia di Bolzano – si legge nel documento – Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa, da adottare entro il 15 settembre 2014, sono stabilite le modalità per il trasferimento del contenzioso pendente presso le sezioni soppresse, nonché delle risorse umane e finanziarie, al tribunale amministrativo della relativa regione».

Salvo Veneziano, presidente facente funzione del Tar etneo, aveva bollato la decisione come un’operazione che «risponde forse più esigenze di immagine del governo, di volere tagliare: ma i benefici di efficienza e economici sfumano, soprattutto per le grandi sedi». L’ufficio etneo, infatti, è primo in Sicilia per carico di contenziosi. Dello stesso avviso Agatino Lanzafame, consigliere comunale, primo firmatario di una mozione approvata all’unanimità che chiedeva di mantenere la struttura. «La revisione della spesa pubblica non può mai tradursi in una serie di indiscriminati tagli – ha sostenuto durante la seduta Lanzafame – e la soppressione del Tar Catania avrebbe come conseguenza un aumento dei costi di accesso alla giustizia da parte dei cittadini, negando il diritto di difesa ai meno abbienti». Quella alla fine ratificata è una decisione che «comporterebbe un aumento esponenziale delle spese per la pubblica amministrazione, e si tradurrebbe nella impossibilità dell’esercizio della professione forense per tantissimi giovani professionisti».

Si fa quindi impossibile la missione portata avanti dal sindaco Enzo Bianco, autore di un documento indirizzato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al premier Matteo Renzi, ai ministri competenti e ai gruppi parlamentari. Finora hanno firmato l’appello in 56, tra i quali il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e l’assessore Nico Torrisi, sei senatori, sei deputati nazionali, undici deputati regionali, dodici sindaci e i rappresentanti di 19 organizzazioni del mondo produttivo, associativo,imprenditoriale e sindacale della Sicilia orientale.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Settimana di feste quella inaugurata da questo lunedì 22 dicembre, con un oroscopo che parla di affetti e calore. Di cui sono pieni anche gli auguri che questa rubrica astrologica indirizza a tutti i dodici dello zodiaco. In attesa degli speciali per il 2026. Ariete Iniziate benissimo questa settimana voi Ariete, con l’appoggio della Luna […]

Nella settimana che dà il via ufficiale alle feste, con la ricorrenza di lunedì 8 dicembre, l’oroscopo della nostra rubrica astrologica è inaugurato da una splendida Luna. Inizia benissimo per i segni di Fuoco Ariete, Leone e Sagittario: molto accesi da fameliche passioni. In casa Terra, assestamento e sicurezza per Toro e Vergine, mentre il […]

Abbiamo già parlato di bollette. E di come, da costo pressante per le imprese, possa essere affrontato con una strategia. Purché efficace. Con strumenti come il bando Sicilia efficiente (trovi i consigli qui), per ridurre in maniera strutturale il costo dell’energia e finanziare l’investimento con un contributo a fondo perduto significativo. Ma c’è un aspetto […]