Arrivo ad Alicante

Catania-Roma. Roma-Madrid. Madrid-Alicante. Due ore di ritardo all’aereoporto di Madrid. Finalmente ad Alicante! Piove.Sono sola. Non è iniziata esattamente come speravo…Prendo un taxi e arrivo finalmente a casa…Casa?! Ma che dico?!Magari!…Solo un vecchio ostello dove ti offrono giusto un letto, il bagno e la colazione.
La casa me la devo cercare, adesso.

In piedi dalle quattro del mattino, totalmente esausta dopo aver trascinato per due aeroporti 25 chili di valigia (più bagaglio a mano!), arrivo all’ostello e m’addormento come un ghiro!
Vengo svegliata da un “wei wajò, namo a cercà casa!”. Italiani!
Non è difficile incontrare italiani (purtroppo o per sfortuna!). Sembra ci sia un’invasione! Neanche i tedeschi scherzano…Finora ho parlato più inglese che spagnolo!

La prima sera sono d’obbligo paella e sangria (zangria dicono i tedeschi!). Caspita, pero’! Si paga cara al porto la paella! Va be’, poco importa visto che mangiare la paella al ristorante è quella cosa che fai giusto quando arrivi, per rito, e che non rifai più! A me personalmente, per esempio, la sangria mi ha già stufato!

Secondo giorno: giro all’Università. E’ grandioso: un campus immenso tra fiori e palme. Due grandi sale internet, tre mense. Zona sportiva con piscina. So già che mi perderò un paio di volte, e io che pensavo fossero grandi i Benedettini…

Vado a registrarmi all’Ufficio Movilidad. Sono ufficialmente una studentessa “internazionale”.
Adesso arriva il peggio: buscar piso. Vi tralascio i particolari del cercar casa, che non è poi così diverso dal cercarla a Catania o in qualunque altro centro universitario…Lo importante è che adesso ho trovato sistemazione!
Vivo con due tedeschi, un chico e una chica uno spagnolo e una catanese che arriva il mese prossimo!
In certi momenti mi s’inceppa la lingua (a volte anche il cervello!) a dover parlare tre lingue insieme, pure a tavola o la mattina appena alzata quando non so mettere insieme due parole neppure in italiano!
Ma mi piace, anzi, per me che studio inglese e spagnolo è il massimo.
Mi piace l’Erasmus, me gusta!

MOVIDA ALICANTINA. Prime impressioni.

Qui non si esce prima di mezzanotte e si usa girare da un locale all’altro. Spesso a noi, (ragazze e straniere!), ci fermano davanti ai locali e per invogliarci a entrare ci offrono many chupitos… emh…scusate il mix di inglese e spagnolo…Volevo dire molti shorts, o come si direbbe a Catania “SCIORTINI!!”
In poche parole qui puoi bere gratis tutte le sere.
Una cosa che può far piacere a qualcuno è che qui si può fumare dentro ai locali. Fumano pure dentro l’Università…pero’ hanno l’aria condizionata dappertutto!

Alicante è piena di locali e c’è molta gente che sta fuori fino alle sei, sette del mattino. Bello, direte voi. Gia’…peccato pero’ che nella maggior parte dei locali trovi musica latina de baile, o comunque musica commerciale. Non sono riuscita a trovare un locale dove facciano concerti dal vivo!

Le festa Erasmus? Aveva ragione il mio amico Tano: fanno un po’ cagare (ooh…si può dire cagare?).

Il motivo per cui queste feste non mi fanno impazzire è sempre lo stesso..tutta musica chunta-chunta!!!
Forse non ho ancora trovato il giro giusto…o forse dovevo scegliere un’altra meta! In ogni caso voglio dare un po’ di tempo a questa citta’ per dimostrarmi che c’e’ di piu’…Vi sapro’ dire meglio durante questi sei mesi…Cercherò di prendere comunque il meglio da questa città, da questa esperienza…da tutta la vita…Vena esistenzialista, meglio chiudere.

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