Una commissione temporanea che sviluppi una serie di iniziative propositive per coadiuvare l'azione di controllo e sicurezza delle forze dell'ordine, ma che organizzi anche seminari e progetti per i cittadini. Diversi i gruppi consiliari firmatari della proposta lanciata da Carmelo Coppolino. Ma si tratta di una reiterazione di una proposta presentata già a novembre, che non ha ancora ricevuto attenzione in aula. «Spero che grazie ai media si velocizzino i tempi, perché episodi come quello di Librino o del Cimitero potevano essere arginati facilmente», spiega il consigliere
Una commissione temporanea di sicurezza Richiesta bipartisan all’amministrazione
L’istituzione di una commissione speciale e temporanea sulla pubblica sicurezza della città di Catania. E’ quanto chiedono alcuni componenti del consiglio comunale etneo. Una richiesta realmente bipartisan: sono diversi infatti i gruppi, da Area Centro Destra a Bianco per Catania, passando da Articolo 4 al gruppo misto, a cui appartengono i firmatari della proposta partita da Carmelo Coppolino di Grande Catania.
«La nostra città ne ha bisogno e purtroppo i fatti degli ultimi giorni, dall’omicidio al cimitero all’aggressione a Librino mi danno ragione», afferma Coppolino. La commissione dovrebbe essere composta dagli stessi consiglieri che l’hanno proposta secondo il primo firmatario, «tanto più che facciamo riferimento a vari gruppi», dice e tanti i compiti seppure tutti di tipo consultivo e non decisionale che potrebbe svolgere. E tutti dovranno essere ben chiari in un documento che dovrà essere sviluppato entro i prossimi cinque anni del mandato consiliare.
«Potrebbe organizzare delle commissioni di studio, invitare personalità, organizzare seminari nelle scuole – spiega Carmelo Coppolino – o ancora fare delle proposte in merito a sgravi fiscali per chi rifiuta di pagare il pizzo ad esempio, o proposte di sicurezza o di coordinamento interforze con i corpi in divisa che operano in città. Questa, infatti – continua – è praticamente divisa in due tra 112 e 113 e la commissione potrebbe aiutare nell’attività di coordinamento».
La proposta dovrebbe essere discussa in Consiglio, ma non si conoscono i tempi. «In realtà è una proposta che ho già fatto a novembre ma che sto pubblicizzando perché non ho avuto nessuna risposta e spero che grazie a voi media i tempi possano essere accelerati», spiega ancora il consigliere di Grande Catania. «Di certo si deve fare qualcosa perché i recenti fatti violenti potevano essere facilmente arginati con misure cautelative preventive», conclude.