Stromboli, dietro le colate di fango danni dell’ultimo rogo? «Senza più alberi l’acqua non ha trovato ostacoli e argini»

Una fortissima ondata di pioggia tale da totalizzare 84,6 millimetri intorno alle 9 di ieri mattina e picchi tra le ore 7,20 e le 7,25 per un fenomeno che è andato sempre in crescendo già a partire dalle 6. L’acqua che si è riversata sulle Eolie, in particolare su Stromboli, non ha dato tregua ai vicoletti caratteristici delle isole dell’arcipelago, che sono stati invasi di detriti fango e acqua, tanto da mettere a rischio l’incolumità dei residenti che potevano facilmente rimanere bloccati in casa con poche vie d’uscita. È quello che è successo a un uomo, l’unica persona rimasta ferita, costretto a rompere i vetri dell’abitazione per non rimanere bloccato in casa. Fortunatamente non si sono contate vittime. Adesso gli abitanti del posto, che preparavano le loro attività per accogliere le migliaia di turisti in arrivo, lavorano per liberare il centro abitato dai detriti. Sull’isola sono arrivati i Bobcat per liberare le strade. Considerati i tanti mezzi fuori uso, la viabilità è stata garantita anche dalle tradizionali Ape Piaggio – utili per dimensioni a percorrere alcuni stradine – utilizzate per il trasporto di passeggeri e merci, insieme a macchine elettriche e motorini. 

La Protezione civile, nel frattempo, invia volontari. A coordinare le operazioni è il direttore del dipartimento Salvo Cocina e con lui i comandanti regionali e provinciali dei vigili del fuoco. Mentre si lavora con pale e tutti i mezzi a disposizione, alle singole autorità sono state assegnate le rispettive funzioni con l’istituzione del Centro operativo comunale e Centro operativo avanzato. Resta ancora da fare la conta dei danni. Tuttavia, davanti a quella che viene descritta come una vera e propria catastrofe, il sindaco di Lipari – Comune a cui fa riferimento l’isola di Stromboli – Riccardo Gullo, eletto da due mesi, prova a fornire rassicurazioni. «I turisti potranno arrivare sull’isola – afferma a MeridioNews – Abbiamo un piano di intervento articolato, con l’impegno dei volontari che si stanno attivando per liberare l’isola. Per i turisti non ci dovrebbero essere problemi particolari, né per le strutture alberghiere. Chi ha deciso di soggiornare a Stromboli può continuare farlo, a meno di novità eclatanti. Saranno trovate soluzioni abitative per quelle case che non si riusciranno a liberare, ma non ci saranno sfollati. I soccorsi sono in crescendo: speriamo di poter liberare completamente Stromboli dal fango e dai detriti entro tre-quattro giorni».

Alle parole del sindaco, seguono quelle della Protezione civile che lancia un appello per la richiesta di volontari e mezzi per liberare il prima possibile l’isola dal fango. «Servono almeno cento persone», ha detto Cocina. I volontari sono attesi già da domani mattina. Intanto in molti si chiedono se tra le possibili cause di questa invasione di fango possano esserci le conseguenze dell’incendio che è avvenuto nella riserva orientata di San Vincenzo lo scorso 25 maggio, quando erano in corso delle riprese della Rai per una fiction sulla Protezione civile. Sul set era presente anche l’attrice Ambra Angioni. In quella circostanza venne simulato un incendio e non è chiaro se lo stesso sia sfuggito al controllo. Per questi fatti, il procuratore di Barcellona Pozzo di Gotto Giuseppe Adornato ha aperto un’inchiesta. A causa del rogo è andata in cenere una parte importante di macchia mediterranea. Ma mentre si cerca di stabilire la dinamica, oggi si torna indietro con i ricordi. 

«Era facile prevedere quanto accaduto ed era stata sollevata da più parti la necessità di ripulire i residui dell’incendio e di mettere in sicurezza alcuni punti della montagna di Stromboli dopo l’evento calamitoso tra il 25 e 26 maggio». Queste parole arrivano congiuntamente da Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie, e Rosa Oliva, presidente della Pro-loco Amo Stromboli. I due hanno chiamato in causa la Regione, in particolare il dipartimento dello Sviluppo rurale, «ente gestore della Riserva naturale orientata dell’isola di Stromboli e Strombolicchio. Ci chiediamo – dicono – perché sia rimasto totalmente inerme in tutti questi mesi. Chiediamo a questo punto un’ordinanza urgente di Protezione civile per realizzare gli interventi necessari a mettere in sicurezza l’abitato e i sentieri dell’isola». A fare riferimento all’incendio di maggio è anche Marco Giorgianni, che in quei giorni stava per concludere il mandato da sindaco. «Oggi si comprende ancor di più perché ai tempi parlavamo di disastro. Alla fine sono sempre gli stromboliani a doversi rimboccare le maniche». Anche l’attuale cittadino Gullo non esclude che gli interventi nella riserva, che è di competenza Regionale, avrebbero potuto evitare la situazione odierna. «Se avessero tamponato con la piantumazione di piante e pulizia forse non si sarebbe verificato tutto ciò, ma ammetto che è difficile prospettarlo – fa notare Gullo –  È noto che in un cono vulcanico, dopo essere stato interessato da un incendio, l’acqua non trova ostacoli e quindi è probabile il verificarsi di un fenomeno alluvionale». Il sindaco promette un’interlocuzione con gli enti interessati. «Dialogheremo per risolvere la questione – conclude – Ma prima pensiamo a liberare l’isola».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]