Centro direzionale, polemica sulla gara per la progettazione «Troppo poco tempo per lavorare bene. Scriveremo ad Anac»

La storia rischia di ripetersi. A Catania da giorni nell’aria c’è una nuova polemica legata ai lavori pubblici. Ancora si tratta di una delle opere più importanti in programma nel capoluogo: il centro direzionale. Alla fine dell’anno scorso era toccata alla gara d’appalto per la costruzione della cittadella giudiziaria in viale Africa. Il centro, secondo i piani, dovrebbe servire a concentrare in un unico sito i tanti uffici attualmente dislocati in giro per la città e spesso situati in immobili privati i cui affitti pesano annualmente sui bilanci annuali della Regione per circa un milione di euro. Al momento ciò che si sa è che il centro direzionale sorgerà nel quartiere Nesima su un terreno di proprietà comunale, il resto invece è ancora tutto da scrivere. E stando all’incipit potrebbe trattarsi dell’ennesima travagliata trama. A finire nel mirino sono state nuovamente le scelte prese dal Genio civile.

«Abbiamo atteso per giorni di conoscere i dettagli, ma poi dopo aver visto le previsioni del bando abbiamo deciso che non parteciperemo, perché significherebbe rischiare di perdere risorse inutilmente e soprattutto non avere la possibilità di fare un lavoro di qualità». A parlare a MeridioNews è il responsabile di uno studio di progettazione siciliano. Ovvero i soggetti chiamati a esprimersi in questa fase. Il Genio civile, infatti, ha indetto un concorso per la scelta del progetto di fattibilità tecnica ed economica, il primo gradino della scala che porterà al livello esecutivo per poi passare alla gara d’appalto per affidare la realizzazione dei lavori. In ballo – come previsto in queste occasioni – ci sono compensi economici riservati alle migliori proposte: oltre mezzo milione di euro da ripartire tra i primi cinque in graduatoria, con il vincitore che riceverà circa 270mila euro, oltre alla possibilità di occuparsi delle successive fasi della progettazione. «Il bando sulla carta è aperto a tutti, ma ci sono condizioni che spingeranno molti a rinunciare», afferma il professionista, chiedendo di rimanere anonimo.

All’origine delle rimostranze anche in questo caso ci sono i tempi concessi dal Genio civile per presentare il progetto. «Dal momento della pubblicazione del bando passeranno 27 giorni conteggiando anche le domeniche, per un’opera come il centro direzionale, è decisamente poco. Ma se ciò non bastasse – continua – a conti fatti i termini sono anche più ristretti». All’origine di quest’affermazione c’è la pubblicazione in ritardo di cinque giorni dei documenti di gara. Qualcosa che a Catania, come detto, era accaduto in occasione della gara per gli uffici giudiziari di viale Africa. In quella circostanza, dopo un articolo di MeridioNews che aveva svelato il ritardo di circa due settimane tra la pubblicazione dell’avviso nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e la divulgazione degli atti necessari per formulare un’offerta congrua, la Regione aveva deciso di concedere una proroga di un mese. Non prima, però, di difendere le proprie scelte affermando che, nonostante le festività natalizie, il tempo a disposizione per le ditte sarebbe stato comunque compatibile con quanto previsto dalle deroghe concesse dai decreti Semplificazione. Il caso del centro direzionale sembra molto simile: la normativa attualmente in vigore prevede che per un concorso di progettazione tra pubblicazione del bando e la chiusura dei termini per partecipare debbano trascorrere almeno 17 giorni. La questione, però, ancora una volta è di opportunità. «Un progetto per un’opera che dovrebbe costare oltre 30 milioni necessita di studi e tempi adeguati a sviluppare idee davvero valide – prosegue il professionista -. Così invece non potrà essere. E non capiamo perché in altre parti d’Italia si facciano scelte diverse, dando, indipendentemente dalle deroghe che è possibile adottare, anche tre mesi». 

A complicare ancora di più il quadro ci sarebbe il fatto che non tutti i documenti che dovrebbero essere a disposizione degli interessati, sarebbero stati pubblicati. «Nel bando – sostiene il professionista – per la verifica di coerenza si rimanda al programma funzionale che però non è stato ancora caricato sul portale della Regione. Ma manca anche altro: nel documento di indirizzo alla progettazione non si riesce a trovare nulla in merito al cosiddetto quadro esigenziale. Infine, anche se nel bando non vengono citati, considerando che è specificato che non è necessario effettuare il sopralluogo andrebbero messi a disposizione i dati riguardanti i rilievi effettuati nell’area oggetto di intervento». E se a fronte di queste carenze lo studio del professionista ha deciso di non partecipare al concorso, ciò non significa che la volontà sia quella di soprassedere: «O modificano i termini oppure segnaleremo tutto all’Autorità nazionale anticorruzione», concludono.

La polemica arriva negli stessi giorni in cui a rischiare di subire una brusca frenata è l’iter per l’avvio dei lavori in viale Africa. Come verificato da MeridioNews, nei giorni scorsi è stato notificato al Genio civile un ricorso presentato al Tar dal Consorzio Acreide, giunto secondo nella gara vinta da Ingegneria Costruzioni Colombrita. Il consorzio, che ha sede a Bologna e che aveva individuato come ditta esecutrice la Sirimed di Tremestieri Etneo, ha contestato le valutazioni sia di carattere amministrativo che tecnico effettuate dalla commissione di gara.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]