Sono passate quasi tre settimane dall'arrivo di beppe iachini sulla panchina rosanero, ma la classifica è già più promettente. In tre partite, infatti, l'allenatore ex siena, samp e brescia, ha conquistato la bellezza di 7 punti, incassando un solo gol. Sembra un miracolo visto che gli effettivi sono gli stessi di quelli della gestione gattuso; eppure i risultati sono opposti. Sarà solo fortuna o c'è effettivamente qualcosa di diverso nel metodo?
7 punti in 3 partite: la cura Iachini, funziona per davvero?
Sono passate quasi tre settimane dall’arrivo di Beppe Iachini sulla panchina rosanero, ma la classifica è già più promettente. In tre partite, infatti, l’allenatore ex Siena, Samp e Brescia, ha conquistato la bellezza di 7 punti, incassando un solo gol. Sembra un miracolo visto che gli effettivi sono gli stessi di quelli della gestione Gattuso; eppure i risultati sono opposti. Sarà solo fortuna o c’è effettivamente qualcosa di diverso nel metodo?
Di certo, e non si scopre l’acqua calda, contro il Pescara, l’unica vera differenza è stata la fortuna. Il Palermo, infatti, ad eccezione dei primi 15-20 minuti di gara, ha messo in mostra delle serie lacune a centrocampo, lento ed incapace ad impostare il gioco, senza contare che mai ha accompagnato l’azione, lasciando al proprio destino gli attaccanti. Inoltre, gli esterni, Morganella e Daprelà, sono apparsi più confusi che persuasi in ruoli che decisamente non hanno capito come interpretare: dovevano considerarsi esterni di centrocampo o di difesa? I compiti erano quindi prettamente difensivi o alternati? Insomma, le idee sicuramente non erano molto chiare al momento di scendere in campo, e il gol subito in avvio non ha, per qualche strano motivo, dato serenità e certezze alla squadra. Gli unici che sembrassero aver recepito cosa fare, erano i difensori. Il passaggio dalla difesa a 4 a quella 3 (o a 5?) non è stato un problema, così come il differente utilizzo di un giocatore o di un altro. Munoz su tutti, ha messo in mostra definitivamente tutte le sue qualità, da leader e da grandissimo difensore qual è, aiutando bene il giovanissimo Milanovic nei momenti di difficoltà che una partita difficile, come quella di domenica sera, ha riservato.
Ora, queste stesse difficoltà, però, si sono palesate anche nella partita contro il Brescia ed in parte anche contro la Juve Stabia; con quest’ultima, però, l’evidente differenza qualitativa delle rose ha decisamente fatto la differenza. Contro le rondinelle, invece, è mancata la fortuna che si ha avuto contro gli abruzzesi, e soltanto miracolosamente si è portato un punto a casa.
A livello di gioco, quindi, sembra sia cambiato veramente poco; certo, non c’è più lo sterilissimo possesso palla, ma le idee, le famose verticalizzazioni, continuano a mancare. Iachini ha apertamente detto che è solo questione di tempo, ed ora come ora gli importa solo dei risultati. Comprensibilissimo, ma, dopo tre settimane, ci si aspetta, da un allenatore bravo ed esperto come lui, già dei miglioramenti e soprattutto che venga definita l’idea sulla quale si pensa di lavorare. Con la continua mancanza di certezze, è invece plausibile pensare che degli errori, delle distrazioni possano continuare ad arrivare.
La prossima, intanto, è contro il Siena, altra squadra bella tosta, e si dovrà provare a vincere per dare continuità all’1-0 contro il Pescara, sperando di ottenerla magari anche con il bel gioco.