La Delegazione palermitana del FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano invita i cittadini alla scoperta di luoghi d'eccezione nei giorni di sabato 21 e domenica 22 Marzo 2015. Saranno straordinariamente aperte per l'occasione le stanze private di Villa Pajno e della Banca d'Italia
23esima edizione giornata della Fai Visite, chef e musica a Palermo
In occasione delle Giornate FAI di Primavera, la Delegazione di Palermo si prepara ad accogliere il più importante appuntamento annuale organizzato dal Fondo per l’Ambiente Italiano con un ricco programma articolato in visite straordinarie e iniziative collaterali che lasciano i Beni Culturali a far da protagonisti. Purtroppo e per diverse circostanze molti luoghi sono normalmente inaccessibili, come le prigioni del Castello di Caccamo, chiuse da più di quaranta anni e la residenza privata del Prefetto, villa Pajno ma, per le Giornate di Primavera, sarà possibile visitarli avvalendosi di guide d’eccezione: gli Apprendisti Ciceroni®.
Le Giornate di primavera sono appuntamento che ogni anno dimostra la grande voglia di partecipazione e l’orgoglio di tutta la collettività «Una giornata ideale – dichiara Rita Cedrini, Capo Delegazione FAI Palermo – per visitare con gli occhi e con il cuore quei siti che raccontano la storia del nostro territorio».
Nella città di Palermo la Delegazione aprirà quei siti che solitamente siamo abituati a conoscere per la loro funzione istituzionale o didattica, come le sedi regionali della Banca d’Italia e della Rai, la villa del Prefetto e le due sedi dell’Accademia di Belle Arti: Palazzo Fernandez e Palazzo Molinelli di Santa Rosalia.
Ricco anche il programma delle aperture in provincia: a Corleone sarà aperto l’Eremo di San Bernardo che sovrasta il centro abitato, carcere medievale oggi sede della comunità dei Frati Minori Rinnovati, a Piana degli Albanesi la collezione dei ricami in oro dei paramenti sacri di rito bizantino, il magnifico Castello dei Ventimiglia a Castelbuono, la Chiesa del Santo Sepolcro a Bagheria e tanti altri siti ancora».
Rita Cedrini racconta a Meridionews che «L’apertura di sedi istituzionali avviene grazie alla sensibilità delle istituzioni cittadine» con le quali il FAI si muove in sinergia e grazie a questa sinergia quest’anno le visite saranno mirate alla scoperta di siti normalmente chiusi. «Il Prefetto di Palermo aprirà le porte della sua residenza privata perché cosciente del bene per la collettività che villa Pajno rappresenta – continua la professoressa Cedrini – «non musei, siti archeologici o monumentali quindi, ma le parti più nascoste di palazzi e luoghi di straordinario valore come le stanze della Banca D’Italia di via Cavour, della quale tutti conosciamo solo alcune parti».
Le Giornate FAI di Primavera sono occasioni di partecipazione da parte di tutti, ma i sostenitori del FAI – anche gli iscritti dei giorni 21 e 22 – godranno di un trattamento di favore. A loro saranno dedicate visite esclusive, corsie preferenziali ed eventi speciali, come i momenti musicali e di degustazione: Lo chef resident di villa Pajno, Elio Caramma, allieterà con le sue preparazioni i visitatori delle due giornate e Palazzo Fernandez ospiterà domenica 22 alle 17.00 i ragazzi del conservatorio e il concerto di chiusura offerto ai soci. Tra le aperture speciali riservate agli iscritti FAI, tra le altre, Villa Pajno a Palermo, l’Archivio Storico della Compagnia dei Bianchi all’interno del Complesso parrocchiale San Leoluca a Corleone e la cripta della Chiesa di San Nicola a Piana degli Albanesi.
Il FAI ha ideato un’app gratuita delle Giornate FAI di Primavera, scaricabile dagli store Google e Apple. Facile e intuitiva, l’app riconosce la vostra posizione e vi indica su mappa i luoghi più vicini da visitare e vi permette anche di navigare nel mondo FAI, scoprendo tutti i Beni FAI aperti al pubblico e gli eventi FAI cui partecipare da soli o con gli amici. Infine, grazie all’app, si scoprono i vantaggi di FAI Vicino a Te, ossia, tutti i luoghi convenzionati con gli iscritti che offrono sconti fino al 50% sugli ingressi a mostre, gallerie, teatri e dimore storiche.
I fondi raccolti durante le Giornate FAI di Primavera saranno impiegati per gli scopi statutari della Fondazione e in particolare per la manutenzione dei Beni FAI aperti al pubblico.