Capolinea, il pizzo sui lavori di posa della fibra ottica «Catania? Non è come Enna, qui non si può scherzare»

Imponevano il pizzo a un imprenditore ennese la cui azienda è impegnata – nel Siracusano e nel Catanese – nelle operazioni di posa dei cavi della fibra ottica. Con la minaccia di «azioni violente» nel caso in cui la vittima si fosse rifiutata di pagare. Per questo motivo, gli uomini della squadra mobile di Enna e di Catania, a chiusura di una indagine realizzata dalla direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, hanno arrestato sei persone. Si tratta dei catanesi Calogero Giuseppe Balsamo, 68enne detto «Pippo Balsamo», Angelo Tomaselli, 52 anni, e Antonio Privitelli, 34enne nato a Caltagirone e residente a Nicolosi, e degli ennesi Salvatore La Delia, 67 anni, Eduardo Mazza, 46 anni, e Antonio Salvatore Medda, 44 anni (quest’ultimo però risiede a Catania). 

L’operazione, denominata Capolinea, è basata su un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Caltanissetta su richiesta del pm titolare dell’indagine Roberto Condorelli. Secondo gli inquirenti, il collegamento tra i clan delle due province era garantito da Salvatore La Delia, 67enne già condannato per reati di mafia nel processo Leopardo negli anni ’90, poi anche nell’inchiesta Parafulmine (per associazione mafiosa ed estorsione), ritenuto esponente della famiglia ennese di Cosa nostra. La presenza dell’uomo, dipendente dell’impresa taglieggiata, avrebbe permesso di effettuare i lavori anche in quartieri «governati» dalle famiglie mafiose Santapaola-Ercolano e Cappello-Bonaccorsi. Sarebbe stato lo stesso La Delia, secondo la ricostruzione della Dda, a consigliare all’imprenditore di versare il pizzo, che di volta in volta poteva oscillare tra i 700 e gli 8mila euro

L’inchiesta riguarderebbe nel dettaglio due distinti casi di estorsione: vittima, come detto, è un’azienda che effettuava i lavori della fibra ottica nella zona di Noto, Augusta e Palazzolo Acreide, ma anche a Catania e a Santa Maria di Licodia. La prima estorsione riguarderebbe le operazioni di posa della fibra nei tre Comuni del Siracusano, con un pagamento da 7mila euro nelle mani di Eduardo Mazza e di altri mille ad Antonio Privitelli, che rappresenterebbero gli interessi di Calogero Balsamo e della famiglia Cappello a Enna. Se in provincia di Siracusa il clan da contattare sarebbe dunque quello dei Cappello-Bonaccorsi, nel Catanese la sponda sarebbe diversa. E l’intermediazione va allacciata con il gruppo del villaggio Sant’Agata dei Santapaola-Ercolano

Qui La Delia avrebbe stretto un legame con Antonio Medda: l’accordo avrebbe previsto un pagamento di una somma di 700 euro ogni mese. Secondo i pm, all’inizio l’imprenditore ennese – il cui nome rimane secretato – sembrerebbe approfittare dei contatti di La Delia. Poi però quel dipendente sarebbe diventato troppo ingombrante al punto da essere allontanato dal cantiere, e l’uomo – a partire da gennaio – avrebbe deciso di smettere di pagare. Secondo quanto appreso da MeridioNews, nei giorni scorsi – poco prima degli arresti – i referenti delle famiglie mafiose si sarebbero riuniti per capire in che modo danneggiarlo. L’imprenditore però non avrebbe mai denunciato. «A Catania non è come a Enna – dice al telefono con un parente in una conversazione intercettata – non si può scherzare, bisogna adeguarsi». 

In un’altra conversazione, l’imprenditore si lamenterebbe con i referenti mafiosi per il furto di una scala. I quali risponderebbero che la loro protezione riguarderebbe i mezzi più grossi, mentre gli strumenti di lavoro meno importanti andavano ritirati a fine turno perché – testualmente – «a Catania sono tutti delinquenti». 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]