Regionali, Alongi e Figuccia nell’Udc di Cesa «Sogno i democratici sotto lo scudo crociato»

Alternativa popolare e Angelino Alfano continuano a perdere pezzi. Stamattina il deputato regionale Piero Alongi ha annunciato il suo passaggio all’Udc di Cesa e quindi il sostegno alla candidatura di Nello Musumeci alle elezioni del 5 novembre. «Ho avuto un confronto schietto la settimana scorsa con Alfano – ha spiegato Alongi in conferenza stampa – e gli ho espresso il mio disagio. Quasi il 70 per cento degli amici che mi sostengono e mi hanno sostenuto in questi anni di politica mi hanno suggerito che fosse il momento di fare scelte importanti: sostenere Nello Musumeci. È un sentimento comune, forse non lo registra chi sta nei palazzi di potere, ma è quello che percepisce chi ogni giorno sta a contatto con la gente». 

Gongola Lorenzo Cesa che vede il gruppo parlamentare all’Ars aumentare a cinque deputati. Ad Alongi si è infatti accodato anche Vincenzo Figuccia che lascia Forza Italia. «Il mio obiettivo alle politiche – ha sottolineato Cesa – è riportare in parlamento una squadra di democratici cristiani. Quello che sto cercando di capire è se c’è la possibilità di aggregare un nucleo di democratici sotto l’insegna dello scudo crociato. Ci sto provando e continuerò a lavorarci, credendo che ci sia questa esigenza. Questo è il mio sogno, il mio obiettivo e mi auguro che ci siano dei segni positivi anche nelle prossime settimane».

Un progetto che sembra aver convinto Alongi, che boccia l’operato del partito in cui ha militato negli ultimi tempi. «Non prendo distanza dagli uomini di Ap – ha osservato – ma ritengo che il progetto di Ap in questi anni in Sicilia sia andato sgonfiato di giorno in giorno e che non abbia messo in campo quell’azione politica che noi ci aspettavamo».

«Stiamo dando un messaggio politico chiaro e imprevedibile fino a qualche tempo fa – ha aggiunto il deputato regionale Mimmo Turano, che da marzo ha lasciato Centristi per la Sicilia e la maggioranza di Crocetta per ri-sposare la causa dell’Udc di Cesa – verso di noi c’è un interesse che ci consente di selezionare la classe dirigente. Due mesi fa era imprevedibile questo risultato».


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