Il Tar di Palermo contro la realizzazione del Muos Accolto ricorso del Comune di Niscemi e del movimento

I giudici del Tar di Palermo hanno accolto il ricorso presentato dal Comune di Niscemi e dal movimento No Muos contro la realizzazione del sistema satellitare di comunicazioni militari realizzato nella base statunitense della cittadina in provincia di Caltanissetta.

Nella sentenza della prima sezione del Tar di Palermo – presieduta da Caterina Criscenti, estensore Maria Cappellano, primo referendario Luca Lamberti – si legge che «l’Iss si è basato su procedure di calcolo semplificate che non forniscono accettabili indicazioni nell’ottica del caso peggiore». Inoltre «lo studio dell’Istituto superiore di sanità costituisce un documento non condiviso da tutti i professionisti che hanno composto il gruppo di lavoro e – fatto ancor più significativo – risulta non condiviso proprio dai componenti designati dalla Regione siciliana, Mario Palermo e Massimo Zucchetti».

I due esperti, con una loro autonoma relazione allegata allo studio Iss, evidenziano, fra l’altro, che «rimangono aperte le valutazioni predittive in campo vicino, per le quali la stessa relazione principale dell’Iss dà atto trattarsi di un campo molto esteso vista la dimensione delle antenne e di non avere a riguardo informazioni specifiche. Inoltre, non sarebbe stata ben indagata nello studio Iss neppure la reale dimensione del rischio alla salute».

Lo studio dell’Istituto superiore di sanità sul Muos fu pubblicato in versione definitiva il 5 settembre. Ma una sintesi era trapelata prima e sulla base di quella il governo regionale guidato da Rosario Crocetta, inizialmente contrario alla realizzazione dell’impianto, fece un passo indietro. Decidendo la famosa revoca della revoca delle autorizzazioni concesse e dando sostanzialmente via libera per l’ultimazione del Muos.

La decisione odierna del Tar di Palermo potrebbe rimettere in discussione quella scelta e, comunque, segna una vittoria per il Comune di Niscemi e per il movimento che da anni si batte contro l’impianto Usa. 

Grande rilevanza nella sentenza dei giudici amministrativi ha avuto la relazione del perito nominato dal Tar, il docente de La Sapienza di Roma, Marcello D’Amore. Che ha consegnato due documenti molto critici nei confronti del lavoro dell’Istituto superiore di sanità e che sottolineavano l’insufficienza di dati che potessero accertare la non pericolosità del Muos. La prima relazione depositata nell’estate del 2013. L’ultima, un’integrazione a quella precedente, a settembre del 2014, in questa occasione scriveva: «Le problematiche riguardanti il campo elettromagnetico irradiato dalle parabole del Muos in asse, fuori asse e in particolare in prossimità del terreno, il livello del campo elettromagnetico irradiato dalle antenne della base statunitense di Niscemi nel breve e nel lungo periodo, i possibili effetti causati dall’interazione di aerei con il fascio del Muos sono trattate rispettivamente da Iss, Ispra ed Enav in maniera non esaustiva e come tale suscettibile di ulteriori doverosi approfondimenti».

Adesso i magistrati di Palermo, recepiscono quelle parole e le trasferiscono nella loro sentenza. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]