La legge regionale per disciplinare le zone a traffico limitato delle città siciliane fa discutere dall'altro lato dell'isola. Ma il regolamento etneo non dovrebbe subire modifiche, continuando a permettere l'accesso e la sosta solo a chi vive o lavora in quelle aree. In attesa delle multe elettroniche per chi sgarra, forse vicine
Ztl, a Catania restano gratuite per residenti Consoli: «Presto due telecamere in centro»
I residenti del centro storico di Catania sembrano essere più fortunati dei cugini palermitani. Almeno per quanto riguarda le zone a traffico limitato cittadine. Il cui regolamento non dovrebbe essere toccato dalla legge regionale approvata ieri, che tanto sta facendo discutere nel capoluogo siciliano. Secondo il testo – inserito nella Finanziaria in discussione all’Ars – i Comuni dovranno adeguarsi entro tre mesi ad alcune regole per le ztl. «Quello che ci interessa è che ci sia una differenza tra residenti e non», spiega il papà della legge Giuseppe Milazzo (Fi). Il riferimento è soprattutto al pagamento del pass per potere circolare: ticket che la legge mira a ridurre per chi vive dentro una zona identificata come a traffico limitato. Ma il regolamento catanese differenzia già così tanto che per i residenti il passaggio e la sosta sono gratuiti, mentre per i non residenti sono proprio vietate. Il Comune può così andare avanti per la sua strada e «mettere in atto due progetti, uno in fase di sperimentazione e uno successivo, che porteranno all’installazione di 12 telecamere nelle ztl catanesi», spiega a MeridioNews il vicesindaco e assessore alla Polizia municipale Marco Consoli. Un progetto di cui si discute da tanto e che forse potrebbe arrivare a compimento.
Gran parte delle prescrizioni regionali sulle zone a traffico limitato sono già comprese nel regolamento etneo. Come l’accesso gratuito per le persone disabili e per le vetture a trazione elettrica. Mancano semmai le misure per incentivare il trasporto pubblico, e la lotta e il monitoraggio dell’inquinamento. Ma il vero cuore della legge, che sta facendo discutere altrove in Sicilia, è l’introduzione di tariffe differenziate per chi vuole ottenere il pass per le ztl. Tariffe che, prescrive da ieri la Regione, dovranno essere meno care per i residenti. Un problema che a Catania non si pone nemmeno. Il regolamento etneo prevede infatti che possano transitare e sostare dalle aree a traffico limitato solo i residenti, i commercianti – per operazioni di carico e scarico dalle 6 alle 8 e dalle 14 alle 16 -, i mezzi degli alberghi che trasportano i turisti e i veicoli dei medici che vanno a visitare i pazienti a domicilio. Chiunque non rientri in queste categorie non può accedere alla ztl, nemmeno pagando. Chi invece fa parte della lista, deve fare richiesta di un apposito pass. «Pagando solo le spese di registrazione», spiega il comandante della polizia municipale etnea Pietro Belfiore.
Per i mezzi elettrici e per i portatori di handicap invece non è necessario nemmeno il contrassegno: basta chiedere di inserire la targa in un’apposita banca dati. «Perché il permesso per i cittadini disabili è personale e non riguarda il veicolo – spiega Maria Pia Di Primo, responsabile dell’ufficio autorizzazioni della municipale – Riguarda qualunque mezzo venga registrato chiamando 48 prima a un numero verde che scriveremo su appositi cartelli». E che vale sia per i cittadini catanesi che per i visitatori portatori di handicap. «La ztl a Catania è già attiva e, chi sgarra viene multato – aggiunge Belfiore – Come a San Giovanni Li Cuti, che molti non sanno essere zona a traffico limitato. Speriamo inoltre di avere presto anche la verbalizzazione elettronica».
E proprio su questo punto interviene il vicesindaco Consoli, annunciando passi avanti in un progetto di cui si discute da tempo e in parte già sperimentato lo scorso anno. «Presto verranno installate due telecamere nella zona di piazza Teatro massimo – annuncia – In un primo momento verranno fotografate le targhe ma in appositi varchi ci saranno gli agenti municipali a spiegare ai cittadini chi può entrare e come». E soprattutto ad avvertirli che, a una data scadenza, i trasgressori verranno multati anche se nei paraggi non vedono vigili. La foto della targa verrà infatti elaborata e incrociata con la lista dei possessori di pass e, qualora il mezzo non dovesse risultare in elenco, verrà elevata la sanzione. «Al momento ci stiamo concentrando sulla fase di comunicazione ai cittadini – continua Consoli – ma prevediamo tempi brevi per partire. Abbiamo fatto riunione su questo tema fino alla scorsa settimana, forse non passerà un altro mese». Subito dopo scatterà la seconda fase: «L’aggiunta di altre dieci telecamere nelle ztl, per un totale di dodici».