Zone franche urbane ai nastri di partenza «Catania deve utilizzare al meglio la risorsa»

Tutto pronto per l’avvio delle Zone franche urbane. La misura disposta dal ministero dello Sviluppo economico182 milioni di euro di agevolazioni sotto forma di sgravi fiscali rivolte alle piccole e medie imprese – partirà dal prossimo 5 marzo e riguarderà 18 tra quartieri e piccoli Comuni siciliani; per Catania è stato scelto Librino, mentre nell’hinterland saranno Acireale, Aci Catena e Giarre. A presentarne i dettagli è stato il governatore Rosario Crocetta, durante un incontro con l’assessore alle Attività produttive Linda Vancheri, il sindaco etneo Enzo Bianco e Carlo Sappino, funzionario del ministero e responsabile dell’area per gli incentivi alle imprese. «Avremo una grande opportunità: chiunque darà vita ad attività imprenditoriali avrà un regime di esenzione fiscale per cinque anni», spiega Bianco. Una misura che «potrebbe dare lavoro a centinaia di ragazze e ragazzi in quartieri ad alto rischio», rivolta sia a quanti vivono nella zona, ma anche a chi sceglierà di portare la propria attività a Librino e nelle altre aree selezionate.

«Catania deve essere una delle città che utilizzerà al meglio questa risorsa», è l’impegno del primo cittadino. «La somma non è gigantesca – riconosce Bianco – ma dato che le aree in tutta la Sicilia riguardano 240mila abitanti, di cui 70mila grossomodo solo a Librino, si tratta di una somma capiente per soddisfare tutte le richieste. E se non lo fosse, chiederemo al governo Renzi di alzarla», garantisce. L’obiettivo, con 18 milioni di euro destinati al quartiere catanese, è quello di aiutare le imprese a mettere radici nel territorio, evitando la prassi del finanziamento a pioggia che diventa poco funzionale allo sviluppo locale. A lui fa eco Linda Vancheri: «I sindaci conoscono bene il valore di questo strumento». Per l’assessore è essenziale ottimizzare tempi e modalità degli incontri che si dovranno tenere in tutta l’isola con i rappresentanti ministeriali. A quello odierno hanno partecipato anche i rappresentanti dei tre Comuni catanesi coinvolti, assieme ai colleghi di Gela e Bagheria.

Nella città etnea il 10 marzo aprirà i battenti lo sportello unico che darà informazioni a quanti vorranno inviare la propria partecipazione, cosa che dovrà accadere entro il 23 maggio. Personale qualificato e assenza di burocrazia, assicura Bianco. Assieme ai presidi sul territorio, sarà attiva anche una pagina Facebook attraverso la quale gli utenti potranno interagire con i responsabili regionali. A illustrare le modalità di accesso è il dirigente ministeriale che spiega come «le Zfu – ideate nel 2008, ndr – sono state messe sotto il tappeto. Il progetto si arenò per uno scarso interesse del governo verso lo strumento». «Siamo riusciti in un’operazione difficile, bloccata nel 2009, trovando fondi in un periodo in cui di risorse ce ne sono molto poche», precisa Rosario Crocetta. Da poco recuperato, ha permesso lo stanziamento di 500 milioni di euro nelle regioni convergenza; per erogare il finanziamento il ministero ha previsto tempi diversi per ciascuna di esse. In Sicilia le 18 Zfu riceveranno 184,7 milioni di euro. La richiesta di accesso dovrà avvenire obbligatoriamente attraverso la piattaforma informatica messa a disposizione. Una domanda semplice, specifica Sappino, che prevederà l’inserimento dei dati anagrafici, quelli dell’azienda e poche altre informazioni di facile reperimento.

Ad essere avvantaggiate, prosegue Carlo Sappino, «saranno le imprese di minori dimensioni». Potranno accedere quelle fino a 50 dipendenti, con tetto massimo per i contribuiti di 200 mila euro per rientrare nel cosiddetto “regime de minimis”. Il valore medio delle agevolazioni, spalmate in un periodo di dieci anni, si aggirerà presumibilmente attorno ai 20-25mila euro, cifra media già raggiunta nella Zfu de L’Aquila all’indomani del devastante terremoto. La Regione, inoltre, «può individuare delle riserve di scopo», una somma destinata a imprese di nuova o recente creazione, che quindi avranno maggiori possibilità di rientrare nel progetto: per la Zfu Librino il 20 per cento delle risorse è destinato a questo tipo di aziende. Mentre un altro 10 per cento – circa un milione e ottocentomila euro – verrà destinato prioritariamente alle aziende che operano nel sociale. Entro 30 giorni si avrà l’esito della richiesta e il fattore temporale – entro, ovviamente, i limiti prefissati – non è una condizione determinante ai fini della graduatoria finale. «Non è la panacea – chiarisce il rappresentante del ministero – È uno strumento utile, ma non risolve tutti i problemi».

«Credo sia una delle misure più forti mai lanciate per lo sviluppo di alcune aree molto specifiche della Sicilia – afferma il governatore siciliano – Nel progetto originario c’erano solo tre zfu: Gela, Librino, Erice. Abbiamo voluto finanziare tutte le 17 zone originariamente previste, mettendo oltre ai fondi nazionali quelli regionali e inserendo anche l’isola di Lampedusa, dando un senso a una programmazione che coinvolgerà tutte le provincie siciliane». Per Crocetta «avremo successo se a Librino riusciremo a convincere i giovani ad avviare lavoro legale, lavoro vero. Questo dipende molto dall’attività di formazione». L’idea delle zone franche urbane nasce sulla scorta di un’idea nata in Francia. «A Marsiglia c’è stato un incremento dell’occupazione del 30 per cento dopo un quinquennio – spiega – Se ci crediamo, può essere una grande opportunità».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal 5 marzo sarà possibile inviare la domanda di accesso alle agevolazioni fiscali previste per le 18 aree siciliane individuate dal ministero dello Sviluppo economico. Una misura che agevola le piccole imprese e quelle create da poco. Circa 185 milioni di euro per 240mila abitanti, 18 milioni per 70mila abitanti solo a Librino, dove dal 10 marzo sarà aperto uno sportello per i cittadini. Per il governatore Rosario Crocetta è «una delle misure più forti mai lanciate per lo sviluppo di alcune aree molto specifiche della Sicilia». Ma Carlo Sappino, coordinatore ministeriale, avvisa: «Non è la panacea. È uno strumento utile, ma non risolve tutti i problemi»

Dal 5 marzo sarà possibile inviare la domanda di accesso alle agevolazioni fiscali previste per le 18 aree siciliane individuate dal ministero dello Sviluppo economico. Una misura che agevola le piccole imprese e quelle create da poco. Circa 185 milioni di euro per 240mila abitanti, 18 milioni per 70mila abitanti solo a Librino, dove dal 10 marzo sarà aperto uno sportello per i cittadini. Per il governatore Rosario Crocetta è «una delle misure più forti mai lanciate per lo sviluppo di alcune aree molto specifiche della Sicilia». Ma Carlo Sappino, coordinatore ministeriale, avvisa: «Non è la panacea. È uno strumento utile, ma non risolve tutti i problemi»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]