Tutte le informazioni sulla nuova casa del Nucleo radiomobile. L'appalto dovrà essere bandito dal Comune in quanto capofila del Patto per Catania. Secondo il rup Daniele Tricomi la prima pietra sarà posta tra «non meno di sei mesi». L'opera dovrebbe essere completata in 238 giorni
Zona industriale, progetto e costi di nuova caserma Lavori per struttura inizieranno almeno tra sei mesi
La nuova caserma del Nucleo radiomobile dei carabinieri sorgerà alla zona industriale di Catania, in via Alfredo Agosta, dalle parti del blocco Torrazze. L’opera, frutto di un accordo di collaborazione stipulato tra l’Asi (oggi assorbita dall’Irsap) e il comando provinciale, ha ricevuto un finanziamento da 1.249.685,20 euro, dei quali circa 850mila euro necessari per i lavori veri e propri. Le somme rimanenti serviranno a pagare l’iva, gli allacciamenti ai servizi pubblici, la progettazione, le verifiche tecniche e i collaudi. I fondi fanno parte dei 332 milioni che sarebbero in arrivo nel capoluogo etneo a seguito della firma del Patto per Catania. Per questo motivo, a bandire l’appalto sarà il Comune, che ha già ricevuto il progetto esecutivo – firmato da Francesco Freni – dalle mani del rup Daniele Tricomi.
Il piano, già validato dal ministero dell’Interno, risale al 2011. In un primo momento era stato inserito nell’elenco dei Po Fesr 2007/2013, poi in quello dei Pac nazionali. Secondo Tricomi, ci vorranno come minimo sei mesi per l’aggiudicazione dell’appalto. La durata prevista è fissata in otto mesi, per l’esattezza 238 giorni. Nel dettaglio il progetto, previsto nel piano triennale dell’Irsap, prevede un centro servizi dislocato su circa 10mila metri quadri, composto da un edificio principale che ospiterà l’area operativa, un polo logistico ricavato dall’ex stazione Playa dei carabinieri, un auditorium, gli spazi esterni per il parcheggio e delle aree a verde.
All’interno dell’area operativa ci saranno una sala d’attesa, un box militare di servizio, l’ufficio scrivani, gli archivi, la sala server, le camere di sicurezza, due locali di custodia e un’armeria. Questa parte della struttura sarà il risultato della riqualificazione di uno stabile costruito nei primi anni ’70, di proprietà regionale, nato come sede del centro culturale Aldo Moro, poi rifunzionalizzato nel 2001 in modo da ospitare alcuni uffici dell’allora assessorato regionale all’Industria, oggi Attività produttive. Il blocco logistico dovrebbe invece ospitare sette camerate e il locali della mensa di servizio. La zona del vecchio auditorium sarà riqualificata e potrebbe essere impiegata per la formazione dei militari.