Su tutta l'area a sud di Catania, a causa di un incendio, si è riversata una densa coltre di fumo. Il forte vento ha spinto la direzione della multinazionale a fermare i turni della notte e della mattina. Per i sindacati anche quest'ultimo episodio è connesso al degrado della zona. Guarda video e foto
Zona industriale: incendio alla Sicula, St si ferma Aria resa irrespirabile da rogo a impianto di rifiuti
Non da un
capannone dismesso, come inizialmente ventilato dai sindacati, ma da un impianto di selezione di rifiuti riutilizzabili ha avuto inizio un incendio che ha paralizzato l’attività nell’azienda fiore all’occhiello della Zona Industriale di Catania, la STMicroelectronics. Il rogo, secondo quanto spiegato dai vigili del fuoco del comando provinciale di Catania, è divampato poco dopo le tre del mattino nella struttura di via Franco Gorgone gestita dalla società Sicula trasporti. Le fiamme, al momento ritenute non di origine dolosa, si sono concentrate nella zona di stoccaggio esterna ai capannoni, coinvolgendo una macchina utilizzata per tritare il materiale legnoso.
Su tutta l’area della Zona industriale e
fino alla Playa, si è addensata una densa coltre di fumo che ha messo in allarme gli altri stabilimenti del posto. Il forte vento che spirava nella notte avrebbe poi favorito il concentrarsi dei fumi nell’area dove insistono i locali produttivi e gli uffici del colosso della STMicroelectronics. La direzione aziendale ha così dovuto fermare la produzione per ragioni di sicurezza. Secondo quanto diffuso dai sindacati, il personale è stato concentrato in mensa e ben due turni di lavoro sono stati annullati, quello dalle 22 di ieri alle 6 di oggi e da quell’ora fino alle 14. Sospeso anche il turno dalle 14 alle 22 di oggi.
«Siamo davanti a un fatto grave – commenta
Angelo Mazzeo, lavoratore della St e segretario provinciale della federazione metalmeccanici Ugl – mancano i controlli in tutta la zona ed è incredibile come un’azienda così importante sia costretta persino a interrompere la produzione». Secondo il sindacalista, anche quest’ultimo episodio è connesso al tema dello stato di «degrado» della Zona industriale catanese: «Ci sono decine di capannoni dismessi e terreni abbandonati che spesso diventano rifugio di disperati e discariche – spiega ancora a MeridioNews – È intollerabile che questa assurda noncuranza continui a mettere a rischio le imprese e i lavoratori».
Alla
prima squadra di pompieri giunta sul posto, quella del distaccamento sud catanese, si è aggiunta una seconda squadra inviata dalla centrale operativa di via Cesare Beccaria, con autobotti di rincalzo, autoscala e mezzi per il supporto logistico. Sul luogo dell’incendio stanno ancora operando i vigili del fuoco per le operazioni di smassamento e minuto spegnimento.