Secondo la vicepresidente dell'associazione Zic-Re industria, che accoglie una trentina di aziende che lavorano alla periferia di Catania, quello di ieri con i rappresentanti della prefettura è stato un «momento di dialogo utile per tutti». Al centro della vicenda i disservizi legati all'approvvigionamento idrico
Zona industriale e le soluzioni per l’emergenza idrica «La situazione è complessa, ma si vuole intervenire»
È stato recepito dalle istituzioni l’appello di Zic–Re industria, l’associazione che raggruppa circa trenta aziende della zona industriale di Catania, riguardo alla necessità di un intervento che metta fine all’emergenza idrica nell’area a Sud del capoluogo etneo. Ieri mattina si è tenuta la conferenza dei servizi indetta dalla prefettura di Catania in cui «è stata riconosciuta l’urgenza e la gravità della situazione», dichiara Livia Magnano di San Lio, vicepresidente del gruppo di imprese.
L’associazione, a inizio ottobre, aveva denunciato la mancanza di acqua, sia per la fornitura industriale che per uso potabile, e le difficoltà delle aziende costrette a provvedere autonomamente, tramite forniture a intermittenza con autobotte. La responsabilità di questi disservizi era stata attribuita alla mancata manutenzione della rete da parte di Irsap, ente istituito da una legge regionale nel 2012 con l’onere di gestire al cento per cento la manutenzione delle zone delle aree industriali della Sicilia.
All’incontro erano presenti i rappresentanti di Zic–Re industria, dell’Irsap, del Comune di Catania e della Sidra, quest’ultima è l’azienda municipalizzata di Palazzo degli elefanti. «Abbiamo esposto i nostri problemi e discusso varie ipotesi – continua Magnano di San Lio -, ma ci vorrà tempo per trovare la strada giusta perché la situazione è complessa». La prefettura non ha stabilito tempi certi, ma «siamo soddisfatti del confronto perché abbiamo riscontrato la volontà di trovare una soluzione – ha concluso la vicepresidente di Zic–Re industria -. È stato un momento di dialogo utile per tutti».