Non si sarebbero fermati all'alt e avrebbero provato a scappare a bordo della loro Mercedes. Speronati dalla vettura delle forze dell'ordine hanno provato a sfuggire all'arresto picchiando i militari. È il secondo caso in poco tempo in cui si verificano violenze del genere. L'ultimo a maggio, a Nesima. Guarda le foto
Zia Lisa, cinque uomini forzano posto di blocco Dopo l’inseguimento, aggrediscono i carabinieri
Fabrizio Drago, Salvatore Maugeri, Vincenzo Timonieri, Filippo Beninato e Graziano Crisafulli. Sono questi i nomi dei cinque giovani che questa notte sono stati arrestati dai carabinieri con le accuse di danneggiamento, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Verso le tre di notte, gli uomini viaggiavano a bordo di una Mercedes, quando hanno incrociato un posto di blocco nel quartiere di zia Lisa. I militari dell’Arma hanno intimato l’alt ma il conducente, arrivato vicino agli agenti, anziché fermarsi avrebbe accelerato dando vita a un inseguimento.
Durante il tragitto, i fuggitivi avrebbero lanciato una busta da un finestrino dell’auto. Dopo pochi minuti, la centrale operativa ha inviato tutte le vetture a disposizione per bloccare la corsa e, dopo che aveva speronato una gazzella, l’automobile con i cinque fuggitivi è stata bloccata. Dopo il fermo, secondo la ricostruzione degli investigatori, gli uomini hanno opposto resistenza e hanno aggredito i militari provando a scappare a piedi. Nella busta recuperata gli inquirenti hanno trovato cinque passamontagna, che sono stati sequestrati insieme all’automobile che era stata noleggiata.
Le indagini sono ancora in corso al fine di accertare eventuali altre responsabilità degli arrestati. Come disposto dall’autorità giudiziaria, quattro di loro sono stati portati ai domiciliari, tranne uno, Graziano Crisafulli, rimesso in libertà. Solo pochi mesi fa, a Nesima, un altro caso di resistenza all’arresto dopo un posto di blocco. Le forze dell’ordine avevano fermato un uomo a bordo di una Smart, ma sono state accerchiate da alcuni residenti della zona. Gli stessi abitanti, pochi minuti dopo, hanno aggredito verbalmente e fisicamente i carabinieri, permettendo al fermato di fuggire.