Da un paio di giorni siamo online con la nuova veste grafica. I nostri lettori sembrano apprezzarla. Siamo ancora un cantiere aperto, stiamo ascoltando i vostri suggerimenti e i vostri appunti e stiamo cercando di migliorare ogni giorno, un po’ di più.
Intanto siamo felici di comunicare che, nella colonna destra della nostra homepage, abbiamo definito una sezione che ci sta particolarmente a cuore: quella dedicata all’Autonomia siciliana.
Chi ha seguito questo giornale fin dalla sua nascita, sa bene che non abbiamo mai fatto mistero della nostra linea editoriale: la Sicilia, la sua vera storia, le sue prerogative, il tormentato rapporto con uno Stato italiano che, da oltre 60 anni, fa di tutto per non applicare lo Statuto siciliano, parte integrante della Costituzione italiana.
Abbiamo pubblicato numerosi studi economici sulla questione meridionale, e più specificatamente, sulla questione siciliana, rintracciando molte affinità con altre regioni europee che sognano, come i Padri Nobili dell’Ue, una Europa dei popoli e non una Europa delle banche (alcuni li trovate in allegato).
Abbiamo dato voce agli scettici e continueremo a farlo. Abbiamo anche, e non abbiamo timore ad affermarlo, stimolato la Sinistra siciliana a riflettere su questi temi, come vi abbiamo detto qui ad esempio, che fanno parte della tradizione culturale di questo schieramento, anche se sembra averlo dimenticato.
Di una cosa siamo certi. Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro. E nessuno può negare che sulla a storia siciliana c’è ancora troppo oblio. Una damnatio memoriae che, per fortuna, la recente storiografia. ed una nuova linfa culturale in Sicilia, stanno cercando di debellare.
Noi continueremo a fare la nostra parte. A prescindere dalle ideologie, dai giochi di potere dei partiti e dei partitini, dalla farse miserabili dei politici.
Nessuno può negare che non sapremo dove andare se non sappiamo da dove veniamo. E per scoprirlo dobbiamo avere il coraggio di andare contro quella pubblicistica che domina i media e la cultura ufficiale, strumentale e intrisa di pregiudizi, che già la Svimez, l’Associazione per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno fondata da quel grande meridionalista che è stato Pasquale Saraceno, ha denunciato ampiamente.
Ecco perché da oggi sarà ben visibile sul nostro giornale la pagina dedicata all’Autonomia siciliana. Le vostre riflessioni sono come sempre ‘more than welcome’, direbbero gli inglesi. Inviatele a linksicilia@gmail.com.
Buona lettura e buona Sicilia a tutti
La redazione
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